Commenti di ogni tipo al post Facebook di un consigliere della Regione Veneto che ironicamente ha mostrato agli utenti una foto con un'aquila pronta a cacciare lupi e ambientalisti. Contro il consigliere sarebbe stata sporta denuncia
Bufera sulla rete dopo che il consigliere della Regione Veneto, Stefano Valdegamberi, ha diffuso sul suo account Facebook uno scatto in compagnia di un’aquila reale del Kazakistan di nome Niki con una descrizione sarcastica ma fin troppo irriverente. Le sue parole hanno sollevato un polverone di polemiche.
A sentirsi indignati non solo diversi cittadini, ma principalmente gli animalisti, chiamati in causa da Valdegamberi. Il suo post recita infatti:
Con la mia amica Niki, aquila reale del Kazakistan, pronta per la caccia al lupo: apertura alare 2,3 metri, esegue gli ordini a comando. Riesce a cacciare: cinghiali, caprioli, camosci, daini, volpi e… lupi e…su comando anche rompicogl.ni e ambientalisti. Tutto…secondo natura…”
Un’aquila come soluzione per le predazioni dei lupi sul territorio e, all’occorrenza, utile anche per togliere da mezzo certi ambientalisti. Tra i commenti alcuni hanno chiesto al politico se l’aquila cacciasse anche i consiglieri regionali e politicanti vari. Altri hanno invece scritto “È utile soprattutto per i Lupi a due gambe che vogliono comandare e non sanno come risolvere i problemi, perché non hanno esperienza di governo del territorio”
Il consigliere regionale sarebbe stato denunciato dall’associazione Aidaa per le sue offese. L’organizzazione in difesa degli animali avrebbe richiesto anche il sequestro del rapace. L’esemplare mostrato in foto è una specie protetta dalla CITES, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.
Valdegamberi ha spiegato l’intento del suo post successivamente, affermando che la vera minaccia sono i lupi che sbranano il bestiame in paese.
Premesso che il commento su fb su una foto fatta con un’aquila, nata in cattività e regolarmente registrata dal proprietario, era chiaramente ironico allo scopo di far emergere le contraddizioni dei sostenitori ideologici del lupo che in questi giorni ha sbranato uno dopo l’altro nei giardini di casa gli animali d’affezione (pecore, caprette, cani, etc) in pieno centro a Badia Calavena, dove abito. Io stesso possiedo due pecore, a cui sono molto affezionato, e alla sera sono costretto portarle al sicuro sul poggiolo di casa. Cosa assurda e inaccettabile. Inutili sono gli appelli fatti alla politica finora del tutto indifferente a un problema non solo per gli allevatori ma per la sicurezza degli stessi cittadini. All’estero situazione analoghe non sarebbero per nulla tollerate” ha scritto il consigliere.
La vera minaccia è la mancanza di interventi adeguati per la gestione dei predatori del territorio, interventi che puntano alla prevenzione e non all’abbattimento dei selvatici.
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Fonte: Stefano Valdegamberi/Facebook
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