Ci lascia un Artista con la A maiuscola: Franco Migliacci, autore dei testi di alcune delle più belle canzoni italiane. Storica la collaborazione con Gianni Morandi, sue le parole di Nel blu dipinto di blu, tantissime le partecipazioni al Festival di Sanremo
Oggi la musica italiana perde uno dei suoi più grandi protagonisti. Uno di quei protagonisti silenziosi, di cui spesso si sottovaluta il ruolo cruciale perché lavora “dietro le quinte”: il paroliere Franco Migliacci. Un nome che magari alle nuove generazioni dirà poco, ma c’è lui dietro al testo di Nel blu dipinto di blu, la “Volare” che ha reso Domenico Modugno e il nostro Paese famoso ovunque.
Una canzone divenuta celebre anche per via del gesto che il cantante fece sul palco del Festival di Sanremo, quell’apertura delle braccia quasi liberatoria che tanto fece scaldalo di fronte agli artisti compìti e immobili dell’epoca e che si classificò terza all’Eurovision Song Contest. Parole che tutti noi cantiamo da quando siamo nati e che fanno parte dell’italianità nel mondo. Dietro a quel “Volare, oh, oh” c’era Migliacci che per (e con) Modugno scrisse tanti altri capolavori.
La collaborazione più intensa, quella con Gianni Morandi, e i tanti Festival di Sanremo
Ma non solo per lui. Se Mogol stava a Battisti, Migliacci stava a Gianni Morandi. Per il cantante bolognese (con cui ha anche fondato una casa discografica) ha realizzato una quantità infinita di testi di brani rimasti iconici e che hanno segnato un’epoca. Solo per citarne alcuni abbiamo Andavo a cento all’ora, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, In ginocchio da te, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, Se perdo anche te, Un mondo d’amore, Uno su mille.
Innumerevoli le collaborazioni anche con altri artisti che lo hanno portato moltissime volte ad essere citato al Festival di Sanremo come autore dei brani presentati all’Ariston. Per Nada scrisse Ma che freddo fa (1969) e Il cuore è uno zingaro (1971), per i Ricchi e Poveri Che sarà (1971), per Eduardo De Crescenzo la struggente Ancora (1981).
Sue anche alcune sigle dei cartoni animati
La lista dei suoi successi è infinita, essendo stato anche il paroliere di La bambola, che permise al grande pubblico di conoscere la bravura di Patty Pravo, di Tintarella di luna, immortale pezzo di Mina e di Una rotonda sul mare di Fred Bongusto. Ma Migliacci non disdegnò nemmeno le canzoni per i più piccoli, realizzando i testi di diversi famosi cartoni animati come Heidi, Le nuove avventure di Lupin III e Mazinga.
Prima di dedicarsi alla musica, lavorò anche nel mondo del cinema con piccole parti in circa 18 pellicole. Realizzò inoltre alcuni sceneggiati per la televisione. Ci lascia dunque un Artista completo, che ha sempre lavorato lontano dal grande clamore, ma ha realizzato pagine indimenticabili della nostra musica.
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Fonte: Ansa
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