Altroconsumo ha condotto un'indagine su 20 città italiane, esaminando il costo medio di una cena o un pranzo in pizzeria, comprensivo di pizza, bevanda, coperto e servizio. I risultati sono sorprendenti e indicano un aumento significativo dei costi rispetto agli anni precedenti
Pizza ma quanto mi costi? Tanto, troppo, soprattutto in alcune città. Altroconsumo torna su un tasto dolente per gli italiani: l’amore per la pizza e i rincari che ha subito questo prodotto.
I dati raccolti dalla nuova indagine, che prende in esame i prezzi medi di luglio 2023, mettono in evidenza notevoli differenze nei costi delle pizze tra le diverse città italiane.
In generale, confrontando i dati Istat di luglio 2023 con quelli di luglio 2022, emerge un aumento del 6% nella spesa media in pizzeria. Ancora più significativo è il confronto con luglio 2021, quando i prezzi erano inferiori del 13%.
Ma quali sono le città dove la pizza è più economica?
I risultati dell’indagine
Le città di Macerata e Venezia si sono distinte come le più costose in cui mangiare una pizza, con un costo medio che supera i 13 euro. Tuttavia, è importante sottolineare che questi sono prezzi medi e in alcune pizzerie di Milano e Venezia, la spesa può facilmente superare i 20 euro, arrivando persino a 23 euro a Venezia.
Altre città offrono prezzi decisamente più accessibili, con una media di meno di 9 euro per un pasto completo. In particolare Napoli, la città della pizza per eccellenza, è nota per offrire prezzi competitivi, qui una pizza e una bevanda raramente superano i 10 euro. Anche la capitale, Roma, offre prezzi mediamente accessibili, con alcune pizzerie che propongono pasti a soli 8 euro e altre che salgono fino a 13,50 euro, per una spesa media di poco più di 10 euro.
Ma la città dove mangiare una pizza è più economico (sia pur di poco) è un’altra. Come si legge nell’indagine:
La città più economica in media è Pescara con un costo medio di 8,79 euro e dove soprattutto non non si spende mai più di 11 euro per un pasto in pizzeria.
Il confronto tra il 2023 e il 2022, come già dicevamo, mostra un aumento dei costi in tutte le città italiane prese in considerazione, ad eccezione di Trento, dove la spesa per un pasto in pizzeria è diminuita. Perugia e Aosta sono le città in cui si è verificato il maggior aumento dei costi.
Se guardiamo a luglio 2021, poi, i prezzi erano ancora più bassi rispetto ad oggi. In quell’anno, solo due città (Venezia e Macerata) vedevano una spesa media superiore ai 12 euro per una pizza in pizzeria. Al contrario, oggi, ben sette città (Macerata, Venezia, Milano, Bolzano, Ancona, Firenze e Aosta) superano questa soglia.
Oltre ai rincari generalizzati, l’aumento dei costi potrebbe anche essere influenzato da altri fattori, come la qualità degli ingredienti e i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori.
L’indagine sulla spesa in pizzeria, infatti, è stata condotta considerando una consumazione fatta in pizzeria che comprende il prezzo della pizza più venduta nell’esercizio commerciale analizzato (che potrebbe anche non essere la classica margherita ma una variante più costosa), insieme al prezzo della bevanda più consumata in quella pizzeria. A questo si aggiunge poi il coperto e il servizio (se previsto).
La stessa indagine sulla pizza e il costo di un pasto in pizzeria era stata condotta da Altroconsumo a gennaio 2023 arrivando a risultati molto simili. Leggi anche: Pizza, quanto mi costi? Queste sono le città italiane dove si spende di più in pizzeria (e la più economica non è Napoli)
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Fonte: Altroconsumo
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