L’orsa Gemma sfonda la porta di un condominio raggiungendo il quarto piano a Scanno

L'orsa Gemma è finita ancora al centro dell'attenzione. Questa volta però ha provocato danni in un condominio nel quale si è intrufolata di notte. È successo nuovamente a Scanno, borgo prediletto e frequentato dall'orsa già prima degli ultimi avvistamenti

Tutti ormai sanno che l’orsa Gemma è tornata a fare visita al borgo di Scanno, in provincia dell’Aquila, ma si credeva che le sue scorribande si limitassero a punti in cui il plantigrado potesse trovare del cibo. Così è stato inizialmente nella cucina di un hotel, poi in una pizzeria. Questa volta, però, le cose sono andate diversamente.

L’orsa confidente avrebbe sfondato il portone di ingresso di un condominio dal lato delle cantine per poi salire le scale e spingersi fino al quarto piano del palazzo nel cuore della notte. È successo nei giorni scorsi quando i residenti dello stabile si sono trovati davanti al fatto compiuto il mattino seguente.

Sono stati proprio i condomini ad allertare il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise secondo le procedure e a condividere immagini e filmati del passaggio dell’orso sui social. Lo spavento degli inquilini è stato davvero tanto.

Le tracce condurrebbero all’orsa Gemma, i cui avvistamenti sono aumentati nell’ultimo periodo. L’Ente Parco starebbe valutando di conseguenza le possibili soluzioni per tenere Gemma lontano dai paesi che è solita frequentare.

I centri abitati non possono e non devono essere l’areale di distribuzione degli orsi. Per far sì che ciò non accada ulteriormente, è indispensabile non infastidire i selvatici nel loro ambiente naturale. Proprio come per la defunta Amarena, le recenti visite di Gemma hanno alimentato la curiosità dei turisti, che hanno raggiunto l’Abruzzo nella speranza di incontrare l’orsa.

Una simile popolarità desta grande preoccupazione nello staff del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, che teme le ripercussioni dell’attenzione mediatica sulla popolazione di orsi bruni marsicani del territorio. (Leggi anche: Perché non è una buona idea continuare a pubblicare video dell’orsa Amarena e i suoi cuccioli (anche se tenerissimi))

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Fonte: Silvio Silvestri/Facebook

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