Shopping consapevole all’insegna del riuso con “All you can wear”: centinaia di giovani in fila a Milano per comprare abiti usati

Organizzata da “Di mano in mano”, l’iniziativa che invitava ad acquistare abiti usati per stimolare ad un riuso consapevole ha riscosso un enorme successo

Erano centinaia i ragazzi, fin dalle 8 del mattino di sabato 9 settembre, in fila in viale Espinasse 99 davanti alla sede della cooperativa “Di mano in mano” per l’iniziativa “All you can wear”, ovvero “Tutto ciò che puoi indossare”.

Un evento insolito, che ha avuto grande risonanza grazie ai social e soprattutto grazie a TikTok, che permetteva a chi entrava all’interno del negozio di accaparrarsi, al prezzo fisso di 18 euro, tutti gli abiti e gli accessori che riusciva a stipare dentro una borsa fornita all’ingresso.

Non stiamo parlando dell’ennesima follia in pieno stile delirio da uscita dell’ultimo modello di Apple o da inizio saldi, quanto di uno shopping antispreco. I capi erano infatti riciclati o si trattava pezzi unici confezionati con scampoli e ritagli dalle stiliste di “Tredicim” e della sartoria sociale “Taivé”, per un totale di 35 bancali di abiti e 2.000 borse.

L’anno scorso evitata l’emissione di 60 tonnellate di gas serra

Come detto, l’iniziativa si è diffusa tramite TikTok e ha visto una partecipazione inaspettata, tanto da far annunciare agli organizzatori l’estensione dell’evento anche nella giornata di domenica. E così Millennials ma soprattutto Generazione Z si sono ritrovati a piegare a più non posso vestiti in pieno stile Marie Kondo per far stare nella borsa quanti più vestiti e scarpe possibili.

L’obiettivo di molti era quello di acquistare vestiti ad un prezzo letteralmente stracciato per poi rivenderli sull’app Vinted a un prezzo più alto e guadagnare parecchi soldi. Ma lo scopo di “All you can wear” va ben oltre il mero guadagno.

Alla base c’è una coscienza ambientalista che punta a sfruttare le risorse – in questo caso gli abiti usati – nel modo più sostenibile possibile, ovvero senza buttarli. Un obiettivo che nel 2022 è stato centrato, dato che gli organizzatori hanno calcolato che la vendita dei capi lo scorso anno ha consentito di evitare l’emissione di 60 tonnellate di gas serra.

L’intento è ben spiegato nel post social di “Di Mano in Mano” in cui si legge:

“All You Can Wear” by Di Mano in Mano è l’occasione giusta per affrontare la fine dell’estate gustandosi uno #shopping consapevole all’insegna del riuso. E no ai sensi di colpa! All You Can Wear è infatti la shopping therapy più #sostenibile. Tutto l’allestimento è all’insegna del riuso, con abbigliamento e accessori vintage, second-hand e new old stock. Le 2000 borse da riempire inoltre, sono tutte pezzi unici, realizzate a mano da due realtà #artigianali con stoffe #vintage o di fine stock, talmente belle che le vorrete sfoggiare per mille altre occasioni. Metà delle borse sono confezionate e stampate da “Tredicicm”, il progetto interamente #handmade e a km 0 di due giovani designer, Stefania Cifarelli e Gabriella Mondelli. L’altra metà delle borse è realizzata da Taivè – Un Filo per l’Integrazione, progetto di Caritas Ambrosiana che dal 2009 si occupa di creare opportunità lavorative per famiglie rom.

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