Il furto dei pannelli solari è un problema diffuso che in diverse parti del mondo limita lo sviluppo del fotovoltaico e dell'energia solare. Questa azienda ha trovato un modo insolito quanto efficace per prevenirli
Il Sudafrica è un Paese ricco di opportunità per chi vuole investire nelle energie rinnovabili. Nel 2021, il suo PIL ha raggiunto i 419 miliardi di dollari e la domanda di energia solare è in forte crescita. Molti sudafricani, infatti, sono stanchi di pagare bollette salate e di subire i frequenti black-out che affliggono il Paese. Nel primo trimestre del 2023, le vendite di pannelli solari e batterie hanno toccato il record di 3,6 miliardi di rand, pari a circa 177 milioni di euro.
Ma c’è un problema che minaccia il boom dell’energia solare in Sudafrica: il furto dei pannelli. Sia le famiglie che gli agricoltori sono vittime di questi ladri, che agiscono soprattutto di giorno, quando le case e le aziende sono vuote. Le società di sicurezza e di assicurazione sono allarmate e prevedono un aumento dei reclami nei prossimi anni. Ad ogni modo, un’azienda proveniente dall’Europa orientale ha trovato un insolito metodo in grado di prevenire ulteriori furti di pannelli.
Un trucco semplice, ma efficace
In un’intervista al canale Nuuspod, Theo de Jager, un imprenditore agricolo di Southern African Agri Initiative (SAAI) e fondatore di Son SA, ha svelato un curioso segreto:
Ho conosciuto un rappresentante dell’azienda, che mi ha mostrato le foto dei pannelli solari che vendono in Sudafrica. Tutti i pannelli avevano qualcosa che non andava: un angolo mancante o rotto, vetro incrinato e simili. Inizialmente ho pensato che si trattasse di pannelli di seconda mano, il che spiegava i danni. Tuttavia, il rappresentante mi ha spiegato che i pannelli erano nuovi ma intenzionalmente danneggiati.
Proprio così: l’azienda ha avuto l’originale idea di vendere in Sudafrica pannelli che sembrano rotti o danneggiati per rendere i suoi prodotti meno appetibili per i ladri e di proteggere i suoi clienti da spiacevoli sorprese. In realtà, questi pannelli funzionano perfettamente e non perdono efficienza nella raccolta della luce solare. Anche il direttore della SAAI, l’associazione degli agricoltori sudafricani, ha ammesso di averli scambiati per materiale usato quando li ha visti per la prima volta.
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Fonte: Nuuspod
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