Sì, la stella Betelgeuse esploderà e sarà più visibile della Luna piena, ma ecco quando

La stella Betelgeuse diventerà una Supernova e illuminerà a giorno tutti i cieli del nostro Pianeta, più luminosa della Luna piena. Ma tutto questo non avverrà molto presto, per cui purtroppo difficilmente saremo noi a godere dello spettacolo

Tutto vero, ma (forse)  non così presto: la stella Betelgeuse esploderà come supernova e illuminerà a giorno tutti i cieli del nostro Pianeta, più luminosa di una Luna piena. Il “problema” è che questo spettacolo potrebbe non avvenire a breve, per cui purtroppo difficilmente saremo noi ad ammirarlo.

Come spiega EarthSky, Betelgeuse è la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, nonchè la supergigante rossa più vicina alla Terra. Le stime della distanza variano, ma probabilmente entro i 1.100 anni luce. E sì, un giorno esploderà come una supernova e diventerà luminoso come la luna piena, forse visibile in pieno giorno.

Ma quando esploderà Betelgeuse?

Sappiamo che dal 2019 ci sono stati notevoli cambiamenti nella sua luminosità. E un nuovo studio, accettato per la pubblicazione su The Monthly Notices of the Royal Astronomy Society parla in effetti di esplosione non tra migliaia di anni ma tra decine, con la scala temporale della supernova.

Proprio recentemente, poi, si è osservato un incremento di luminosità del 142%, che ha fatto ben sperare in una prossima esplosione, comunque compatibile con le nostre vite qui sulla Terra.

Leggi anche: La luminosità della stella Betelgeuse è aumentata del 142%: stiamo davvero per assistere ad una spettacolare esplosione?

I ricercatori ora sostengono che la stella si trova nella fase avanzata della combustione del carbonio nel nucleo, ma sappiamo che questa fase, per una stella massiccia come Betelgeuse, dura circa mille anni. Se siamo quindi “vicini alla fine” di quella fase, allora Betelgeuse si è avvicinata alla fine della sua vita e potrebbe essere sul punto di esplodere, forse anche tra “decine di anni”.

Ma in realtà non è assolutamente detto: infatti non è possibile determinare l’esatto stadio evolutivo, perché le condizioni della superficie difficilmente cambiano nella fase finale, ovvero vicino all’esaurimento del carbonio e oltre.

Gli autori sostengono quindi che, secondo osservazioni, dati e modelli, Betelgeuse potrebbe esplodere prima di quanto si pensasse. Ma non sanno in quale fase della combustione del carbonio si trova la stella, e questa potrebbe andare avanti per molto tempo.

E c’è di più: Betelgeuse è nota per essere una stella variabile, ovvero una stella la cui luminosità non è “stabile” per diversi fattori (es. fu scoperto che un grande oscuramento osservato nel 2021 era dovuto ad una nube di polvere cosmica).

Non sappiamo ancora cosa abbia causato l’improvviso schiarimento – spiega su The Conversation Albert Zijlstra, professore di Astrofisica presso l’Università di Manchester (Regno Unito) – ora è il 50% più luminosa del solito. Ma una supernova imminente non sembra così probabile. In questo tipo di stelle si innesca l’esplosione di una supernova nel nucleo. Le variazioni di luminosità, invece, sono un fenomeno superficiale

Secondo l’esperto, l’estrema luminosità potrebbe essere dovuta anche alla stessa nube di polvere che ha causato l’oscuramento, riflettendo ora la luce della stella verso di noi e facendola apparire più luminosa.

Ci sono molti misteri attorno a Betelgeuse – continua – Non conosciamo la sua massa precisa, e anche la sua distanza è controversa. Qualcuno sostiene che la stella si sia fusa recentemente con una compagna più piccola: questo spiegherebbe perché ruota più velocemente del previsto, come di solito fanno le stelle più grandi

Cosa vedremmo se Betelgeuse davvero esplodesse?

Dopo l’esplosione, rileveremmo innanzitutto una pioggia di particelle prive di massa chiamate neutrini, che sarebbero innocue per noi. Successivamente, la stella si illuminerebbe rapidamente. Dopo una o due settimane brillerebbe con la stessa luminosità della Luna piena. Betelgeuse svanirebbe quindi nei mesi successivi, ma rimarrebbe visibile di giorno per 6-12 mesi

E la sua esplosione non sarebbe comunque pericolosa per noi, in quanto, pur producendo raggi cosmici, particelle ad alta energia in grado di oltrepassare lo scudo del campo magnetico terrestre, le quantità di queste radiazione sarebbero inferiori a quelle di altre radiazioni che riceviamo da tutte le supernove più vicine.

Nel frattempo, non si sa mai, possiamo osservare questa simulazione.

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Fonti: Earthsky / The Conversation

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