Granchio blu: sì alla pesca straordinaria per contrastare danni e proliferazione della specie invasiva

Sì alla pesca del granchio blu per frenare l'emergenza in Italia. Rilasciata dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste un'autorizzazione straordinaria per imprese di pesca e pescatori

È allarme nelle lagune e lungo le coste italiane dove il granchio blu Callinectes sapidus sta mettendo in ginocchio l’economia e la biodiversità locale. Per frenare la sua rapidissima diffusione, è stata rilasciata un’autorizzazione straordinaria per la pesca di questa specie invasiva.

Per 3 mesi gli esemplari potranno essere pescati mediate nasse/cestelli e reti da posta fissa entro la fascia 0,3 miglia dalla costa e, ove presenti, in prossimità della foce dei fiumi. La proposta è stata avanzata dall’Alleanza Cooperative Pesca e Acquacoltura e accolta nei giorni scorsi dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

La licenza viene concessa a tutte le aziende del settore della pesca e dell’acquacoltura che presenteranno richiesta. La misura, è bene specificarlo, ha validità temporale limitata ed è stata pensata unicamente per la cattura del granchio blu. Le altre specie ittiche finite nelle reti dei pescatori non possono essere sbarcate e vanno rigettate in acqua.

Il Dicastero aveva già affrontato la questione granchio blu in precedenti incontri. In un comunicato stampa il ministro Lollobrigida aveva reso noto lo stanziamento di 2.9 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza granchio blu in Italia.

Il granchio blu è una specie aliena nei nostri mari nei quali non ha dei reali predatori naturali come in altre parti del mondo quali, ad esempio, le coste atlantiche americane. Per quanto si parli di invasione, il crostaceo non è giunto nei mari del nostro Paese di sua spontanea volontà.

Ricordiamo che il Callinectes sapidus è stato trasportato nelle acque di zavorra delle imbarcazioni e, trovando un ambiente favorevole, si è riprodotto espandendo il suo areale. Il crostaceo è facilmente riconoscibile dalle grosse dimensioni e dalle chele blu. In alcune regioni italiane, come l’Emilia-Romagna, il granchio blu viene abbondantemente pescato nel Delta del Po.

Proprio da questi territori è partito il primo grande carico destinato alla commercializzazione nel mercato americano. 15.75 tonnellate raggiungeranno la Florida nel tentativo di trasformare la presenza della specie alloctona in “opportunità” come sottolineano le amministrazioni regionali.

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Fonti: Coofcooperative Emilia-RomagnaPolitiche agricole

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