Un'antica tradizione le cui origini si perdono nella notte dei tempi, celebrata tutt'oggi a South Queensferry, in Scozia, per portare fortuna all'intera cittadina
Un’antica e curiosa tradizione scozzese si rinnova ogni anno, il secondo venerdì di agosto, nella cittadina di South Queensferry: si tratta del Burryman’s Day.
Protagonista indiscusso è il Burryman impersonificato da un abitante del luogo che per l’occasione indossa un costume rivestito con i capolini della bardana, caratterizzati da squame uncinate. Il bizzarro personaggio vaga tutto il giorno per il villaggio esclamando “Hip hip evviva, è il giorno del Burryman!’.
Non si sa esattamente come e perché sia nato questo rituale ma probabilmente era associato ai cicli di morte e rinascita legati alle celebrazioni del raccolto. Il Burryman, in tale contesto, scongiurava il male e portava fortuna.
Dicevamo che il suo costume è rivestito di capolini dalle squame uncinate e decorato con felci e fiori, inoltre indossa strati di vestiti per proteggersi dagli uncini, un passamontagna, stivali e un tempo anche un’ampia fascia intorno alla vita. Dato che il travestimento è piuttosto impegnativo, il Burryman cammina in modo goffo e si aiuta con dei bastoni decorati con fiori.
Due assistenti lo guidano attraverso la città e lo aiutano a superare la sua prova: il Burryman deve infatti percorrere circa 11 km attraverso South Queensferry camminando per nove ore o più, partendo sempre dallo Stag Head Hotel in High Street, e facendo tappa in vari luoghi compresi i pub cittadini. Se gli vengono offerti denaro e whisky, come accade puntualmente, si dice che la città continuerà a essere fortunata.
Oggi la tradizione viene celebrata nell’ambito del Ferry Fair Festival, che si svolge solitamente durante la seconda settimana di agosto, e nel Queensferry Museum è possibile ammirare un “Burryman” a grandezza naturale.
FONTI: Ferry Fair/edinburghmuseums
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