Freddato il lupo M237, ucciso da un bambino di 9 anni a caccia con il papà in Ungheria

Il lupo M237, conosciuto per la sua migrazione da record, è stato ucciso in Ungheria. Non si avevano più sue notizie da aprile. Responsabili della sua morte sarebbero un bambino di 9 anni a caccia con il padre e un cacciatore, fermato dalla polizia ungherese

Ucciso dal colpo d’arma da fuoco partito da un bambino di soli 9 anni, a caccia nei boschi dell’Ungheria assieme a sua padre. Finisce così, in questo modo atroce, la vita del lupo M237, un esemplare che aveva attraversato diversi Paesi, l’ultimo lo Stato magiaro dove il predatore è stato freddato.

La sua migrazione era stata seguita virtualmente da tantissimi utenti ogni volta che il radiocollare segnalava i suoi spostamenti agli esperti. La polizia ungherese aveva notato con grande preoccupazione che il collare dell’esemplare non trasmetteva improvvisamente più alcun segnale dagli inizi di aprile.

Si era pensato a un problema con le batterie così come a un atto di bracconaggio. Prima di diffondere la notizia dell’eventuale morte dell’esemplare, gli agenti ungheresi si sono messi in contatto perciò con le autorità svizzere avviando un’inchiesta sotto indicazione del Parco Nazionale di Aggtelek. Un fascicolo è stato aperto, il principale indiziato un uomo colpevole di crimini contro la natura.

Le indagini hanno indentificato due responsabili alla periferia di Hidasnémeti e svelato nuovi terribili dettagli. Nel fiume Hernád dei sommozzatori statali hanno rinvenuto il collare dell’esemplare. Il suo corpo, invece, non è stato mai ritrovato.

Stando a quanto diffuso dai media ungheresi, un bimbo di 9 anni a caccia assieme al padre avrebbe sparato al lupo M237 dopo che un altro cacciatore esperto gli avrebbe fornito l’arma. Una situazione gravissima che ora è sul tavolo dei magistrati.

Dagli interrogatori è emerso che i due cacciatori erano a conoscenza del fatto che il lupo fosse un predatore protetto. Per loro sono scattate le manette.

Il lupo M237 era stato protagonista di una migrazione da record, compiendo 2000 km in un anno tra fiumi e montagne. Dalla Svizzera del Cantone dei Grigioni aveva oltrepassato i paesaggi della nostra Italia, raggiunto l’Austria e varcato poi il confine dell’Ungheria. Adesso quella migrazione tanto straordinaria è terminata, nel peggiore dei modi.

Un’altra storia drammatica che vede vittima gli animali selvatici, in questo caso il lupo – specie protetta internazionalmente – e avvicina i bambini ad attività violente, diseducative ed estremamente pericolose come la caccia.

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Fonte: Készenléti Rendőrség Nemzeti Nyomozó Iroda

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