Il Conservatorio di Bologna adotta lo schwa nella graduatoria per l’anno accademico 2023/24: la soddisfazione di Michela Murgia

Niente “Idoneo/a” o “Ammesso/a”, spazio a “Idoneə” e “Ammessə”: la decisione del Conservatorio di Bologna che trova il plauso della scrittrice

Le rivoluzioni più grandi, forse, sono quelle fatte lontane dai riflettori e senza spettacolarizzazioni. Ed è quella che ha fatto il Conservatorio di musica Giovan Battista Martini di Bologna che ha deciso di dare una svolta significativa nel segno dell’inclusività.

In che modo? Adottando lo schwa nei documenti ufficiali riguardanti l’elenco degli ammessi per l’anno accademico 2023/2024. Al posto dei poco inclusivi “Idoneo/a” o “Ammesso/a”, infatti, nelle graduatorie si possono leggere i termini scritti con il simbolo Ə rendendoli così “Idoneə” e “Ammessə”.

Conservatorio Bologna

@Conservatorio di musica Giovan Battista Martini di Bologna

Michela Murgia ha voluto diffondere questa iniziativa

Un esempio di sensibilità che non è affatto sfuggito a Michela Murgia, la scrittrice che da sempre si è battuta per rivendicare il diritto di coniugare al femminile i termini lavorativi come “avvocata”, “ministra”, “sindaca” e così via.

Poi ha incentrato la sua battaglia sull’uso della e rovesciata per non categorizzare le persone come “maschi” o “femmine” e dunque rendere inclusiva qualsiasi identità di genere. E lei stessa lo ha sdoganato sugli articoli scritti sui quotidiani nazionali, provocando anche una certa polemica.

Tornando ad ora, ha voluto esaltare la scelta del Conservatorio di Bologna. È stata proprio lei a diffondere una notizia che avrebbe potuto rimanere per certi versi sconosciuta ai più. Ha infatti ironizzato sul suo account di Instagram: “Lo schwa non lo userà mai nessuno”.

Poi ha allegato lo screenshot della graduatoria della scuola di musica in cui il simbolo compare sul documento ufficiale, come a sottolineare quanto questa rivoluzione sia ormai iniziata anche nei luoghi accademici.

Un’innovativa iniziativa che dunque dimostra l’impegno di questo istituto nel promuovere un ambiente accogliente e rispettoso per tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro identità di genere, e che – fortunatamente – si inserisce in un quadro più ampio con esempi di cui abbiamo già parlato come il Comune emiliano che ha deciso di usarlo nelle comunicazioni istituzionali.

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Fonte: Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini Bologna

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