Giada si è fermata a pochi metri dal traguardo, ma avrà comunque il suo diploma di maturità. Le complicazioni di un tumore al cervello l’hanno portata via a soli 18 anni
Anche Giada Martini, una studentessa del liceo scientifico Quadri di Vicenza, avrà il suo diploma di maturità come i compagni. Neanche il tempo di avanzare la richiesta che dal Ministero ed è arrivata l’autorizzazione a consegnarlo ai genitori e alla sorella di Giada, riconoscendo così il suo impegno e i suoi 5 anni di studio.
Giada non ci sarà a ritirarlo, perché le complicazioni di un tumore l’hanno portata via il 2 luglio scorso. Un percorso interrotto a pochi metri dal traguardo. La sessione suppletiva dell’esame di Stato era infatti fissata per il 5 luglio poiché era stata sottoposta a due interventi chirurgici al cervello in primavera per rimuovere un tumore cerebrale maligno.
Un aneurisma improvviso, due giorni prima dell’esame
Proprio quando tutto sembrava andare finalmente per il meglio, una complicazione improvvisa, imprevista e imprevedibile, ha messo fine alla sua giovane vita. Un’emorragia cerebrale causata da un aneurisma che si è rotto in una sede che clinicamente non si vedeva non le ha dato scampo.
Nonostante le difficoltà, Giada si era impegnata con determinazione per superare la maturità. Per questo la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Nicoletta Morbioli, aveva programmato una sessione straordinaria dell’esame per Giada che era molto preoccupata di non poter affrontare la maturità a causa dei ricoveri.
Al momento non è chiaro quando avverrà la consegna del documento, ma la dirigente ha già espresso il desiderio di farlo personalmente alla presenza anche dei compagni e degli insegnati. Un gesto che non lenirà il dolore dei genitori per la perdita della figlia, ma che permetterà all’istituto di stringersi a loro.
Istituto e compagni hanno fatto il possibile per tenerla aggiornata sulle lezioni
Il preside del liceo, Paolo Jacolino, spera di essere ancora in servizio quando la scuola renderà omaggio alla memoria di Giada. Ha inoltre voluto sottolineare gli sforzi fatti per supportarla durante l’apprendimento in vista dell’esame, registrandole le lezioni per permetterle di non rimanere indietro con il programma.
Il vicepreside del Quadri, Diego Peron, conosceva bene Giada e i suoi compagni, avendo insegnato religione per tutto il quinquennio. Ha ricordato che i ragazzi erano molto uniti e che Giada era ben inserita nel gruppo. Durante il periodo in cui la giovane era assente per i ricoveri e le cure, i compagni si erano mobilitati per tenerla aggiornata su quanto accadeva in classe.
La perdita di Giada ha suscitato commozione anche al di fuori della regione, con persone provenienti da altre regioni che hanno inviato lettere di cordoglio ai genitori, dimostrando come il dolore possa unire e creare legami profondi anche tra estranei.
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