Nel territorio alpino, tra Francia e Italia, i volontari hanno rimosso tonnellate di filo spinato a difesa dei confini nel corso della Seconda guerra mondiale. L'operazione è stata complessa, ma non è terminata. Si prevedono altri progetti per portare avanti la missione
Sono ben 5 le tonnellate di filo spinato a protezione del confine italo-francese nel corso del Secondo conflitto mondiale smantellate. Un’impresa davvero ardua, ma portata a termine grazie alla forza di volontà e alle braccia di 40 volontari dell’associazione Mountain Wilderness.
Provengono da diverse regioni della Francia e dell’Italia e si sono dati appuntamento a inizio mese nella Vallée Étroite. Da qui, con un sorriso e uno scopo che accomuna ogni generazione presente, si sono incamminati nell’area montana raggiungendo Col de l’Échelle, valico alpino che un tempo apparteneva al nostro Paese.
C’è chi ha deciso di vivere l’esperienza con la propria dolce metà, chi con un familiare e chi, invece, ha trovato nuovi amici proprio grazie a questa iniziativa. Una volta giunti a destinazione, i volontari hanno esplorato il territorio che conserva le testimonianze belliche di un tempo: fortificazioni difensive, casematte e naturalmente filo spinato.
Obiettivo: seguire il percorso lungo cui corre il filo spinato, spesso nascosto dalla lussureggiante vegetazione, tagliarlo in pezzo e raggrupparlo in fasci per poterlo trasportare più facilmente e smaltirlo nei punti di raccolta. Questo non solo non ha più alcuna utilità, ma rappresenta un serio pericolo per persone e animali.
I volontari sono stati divisi in gruppi mentre è stato montano uno stand per spiegare agli escursionisti cosa si stesse facendo in situ. Il lavoro è stato immenso. Il primo cassonetto in zona è stato riempito completamente e consegnato a un rottamaio del posto che si occuperà di fondere il materiale e dargli una nuova funzione.
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Posted by Mountain Wilderness France on Thursday, July 27, 2023
5 tonnellate di filo spinato non è certo poca roba, ma c’è ancora tantissimo da fare. Mountain Wilderness sta pensando di organizzare nuovamente la campagna il prossimo anno perché a Col de l’Échelle il filo spinato non è mica finito.
Il progetto nelle Hautes-Alpes è stato apprezzato non solo dalle amministrazioni locali, ma anche anche da altri enti per il profondo significato simbolico della missione che punta anche idealmente ad abbattere ogni confine fisico, riscrivendo una nuova storia per i paesaggi alpini.
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Fonte: Mountain Wilderness
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