Elisabetta Canalis è andata a trovare un rifugio a Olbia in compagnia della figlia. Assieme ai volontari, ha visitato la struttura e invitato le persone ad adozioni consapevoli ricordando che tutti quasi tutti i cani che si trovano lì sono stati abbandonati o ceduti perché considerati giocattoli o troppo impegnativi
Stringe tra le mani un dolce meticcio, poi un cucciolo, poi avvicina le dita a un altro dagli occhioni spenti. Accompagnata dalla figlia Skyler, Elisabetta Canalis ha fatto visita al Rifugio fratelli minori di Olbia dove ha conosciuto le storie degli animali che si trovano nella struttura.
Quasi tutti hanno una cosa in comune: sono cani presi dalle famiglie inconsapevolmente e portati al canile dopo poco o pochissimo tempo perché frutto di una scelta affrettata. E ora si trovano lì, in una gabbia, sperando che qualcuno si invaghisca di loro e decida di adottarli, di dar loro una seconda occasione, facendoli uscire per sempre dai loro box.
Elisabetta Canalis lo sa, lei ha adottato Nello e Megan, due trovatelli che riempiono le sue giornate di amore, gioia, serenità. Consapevole di quello che i due cani possano aver passato, la Canalis ha voluto lanciare un messaggio fortissimo, un invito fatto con il cuore rivolto in particolare a chi sta valutando l’idea di accogliere un animale in casa.
Se siete indecisi sul prendere un cane, per favore pensateci bene perché tutti questi animali si trovano li per merito di chi li ha voluti e se ne è sbarazzato senza farsi problemi. I canili italiani straripano delle scelte affrettate fatte da genitori che volevano un giocattolo per i bambini o che hanno semplicemente perso interesse per un cane diventato impegnativo”
Quei cani erano i regali di Natale sotto l’albero, sorprese di compleanno fatte per strappare un sorriso ai bimbi e renderli felici, ma non appena la felicità svanisce e ci si rende conto che l’animale non è un pupazzo da porre su una mensola quando non si vuole più giocare con lui, lì si aprono le porte del canile.
I cani, come anche i gatti, sono esseri viventi con dei bisogni e delle esigenze reali. Sono in grado di donare un affetto smisurato, ma richiedono tempo e impegno per tutta la loro vita, non solamente per una festività. Adottare un animale significa assumersi l’incombenza di mantenerlo in salute, curarlo, alimentarlo nel modo giusto, portarlo a spasso, coinvolgerlo in attività che vanno oltre i semplici giochi. Ed è meraviglioso, se lo si vuole veramente.
Prendete un cane o un gatto se potete farlo e se veramente ne siete convinti, fate un giro al canile più vicino a voi perché rimarrete stupiti da quanti cani bellissimi e dolcissimi sono in cerca di una casa e di qualcuno che gli voglia bene” è l’appello di Elisabetta Canalis.
Se siete realmente intenzionati a prendere un animale, non compratelo. Adottatelo in un canile. L’Italia se ne cade di rifugi e anime che attendono solo di essere amate.
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Fonte: littlecrumb_/Instagram
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