Grandine gigante e trombe d’aria al Nord, caldo e incendi al Sud: è arrivata la tropicalizzazione del clima

Sono giornate drammatiche quelle che sta vivendo il nostro Paese: al nord tempeste di grandine, temporali violenti e trombe d’aria, mentre il sud è divorato dagli incendi e stretto nella morsa di temperature ben oltre i 40°C

Il 24 luglio (e la notte tra il 24 e il 25) è una giornata che i lombardi ricorderanno a lungo. Mai nella regione si erano viste situazioni simili, con grandine di dimensioni enormi le cui foto hanno fatto il giro del web. E a Milano e nell’hinterland la conta dei danni è ingente, con alberi abbattuti, trombe d’aria, nubifragi e inondazioni.

Purtroppo, alla conta dei danni si aggiunge anche quella dei morti per il maltempo. Questa notte un albero si è infatti abbattuto su una tenda in un campo scout allestito a Cedegolo, nel bresciano, uccidendo una ragazza di 16 anni, Chiara Rossetti, che stava dormendo.

Ieri, invece, la medesima sorte si era accanita su una donna di 58 anni a Lissone, in Brianza, mentre stava andando al lavoro. Un albero è stato sradicato dal forte vento e non le ha lasciato scampo. Il personale sanitario accorso sul posto ne ha solo potuto constatare il decesso.

https://twitter.com/LaCris297/status/1683744713298386944?s=20

La situazione drammatica di Milano

Centinaia le chiamate ai Vigili del Fuoco, prima nella mattinata e nel primo pomeriggio del 24 luglio, poi ancora in serata verso le 20 e di nuovo intorno alle 3 del mattino successivo. La circolazione dei treni risulta difficoltosa in più punti nelle linee Domodossola-Gallarate-Milano, Luino-Gallarate-Milano, Treviglio-Milano-Varese, Porto Ceresio-Varese-Milano.

Non è andata meglio per chi viaggiava a Malpensa, con voli dirottati su altri scali perché impossibilitati ad atterrare. A Milano i problemi maggiori riguardano i mezzi di superficie, come ha fatto sapere il sindaco Giuseppe Sala con due depositi ATM senza corrente elettrica e diverse linee di filobus e tram ferme per la caduta di rete aerea e la presenza di detriti ed alberi sui binari.

Ci sono scuole scoperchiate e tegole cadute al Castello Sforzesco che è attualmente chiuso per verifiche tecniche. Danni dovuti alle raffiche di vento che hanno soffiato in città anche a 100 km/h. Significative le parole del primo cittadino:

Ho visto nella mia vita passare 65 estati e quello che sto vedendo ora non è normale. Non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita e non possiamo semplicemente far finta di niente e non fare nulla.

Fenomeni di questo tipo si formano perché si sommano simultaneamente diverse condizioni: elevato contenuto di umidità, forte gradiente verticale di temperatura, ovvero la presenza di instabilità atmosferica, forte variazione della direzione e dell’intensità del vento con l’altezza.

Il sud brucia, tra temperature roventi e incendi

E se il nord fa i conti con la grandine e la paura dovuta al maltempo, il sud brucia. Letteralmente, stretto nella morsa di temperature estreme mai registrate prima e che anch’esse stanno facendo registrare persone morte per il troppo caldo.

Come abbiamo detto, brucia anche letteralmente. Se abbiamo ancora negli occhi le immagini di Rodi, ora quelle stesse immagini le stiamo vedendo a Palermo, con gli incendi alimentati dalle temperature bollenti ben superiori ai 40°C.

Bruciano ettari di macchia mediterranea, soprattutto tra Palermo e Catania con decine di località interessate. Anche qui è stata una notte di paura, con diverse abitazioni evacuate per un totale di oltre 1.500 persone costrette a lasciare le proprie case.

Anche l’aeroporto di Palermo che è rimasto chiuso (e così molti svincoli della A29 Palermo-Mazara del Vallo) fino alle 11 per ragioni di sicurezza. E spostandoci in Sardegna, nella giornata di ieri i voli non sono potuti atterrare a Olbia perché la pista era troppo rovente con oltre 47°.

I roghi stanno anche minacciando l’ospedale Cervello, con la situazione che è monitorata da Vigili del Fuoco e Protezione Civile. Una donna di 88 anni, in condizioni precarie di salute, è deceduta perché gli operatori non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione a causa del grosso rogo divampato nella zona.

La tropicalizzazione del clima è giunta anche in Italia

Nonostante questa situazione catastrofica che coinvolge tutto lo Stivale, per un motivo o per l’altro, c’è ancora chi sostiene che alla fine sia tutto normale. Gli incendi al sud ci sono sempre stati e, si sa, dopo un’ondata di caldo c’è da aspettarsi un po’ di grandine e temporali violenti.

In realtà sappiamo bene che non è così. Tutte queste ondate di calore sarebbero state impossibili senza il cambiamento climatico, secondo l’analisi del World Weather Attribution, con il WWF che invita ad agire rapidamente per limitare il riscaldamento globale e passare alle energie rinnovabili, eliminando tutti i combustibili fossili.

Tutto ciò che sta succedendo nel nostro Paese è ben riassunto nelle parole di Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile che ha parlato di “tropicalizzazione del clima”. Una situazione che per anni abbiamo provato ad ignorare, certi che non sarebbe mai arrivata fino a noi.

E invece così è stato e ciò che ci si prospetta per il futuro può essere solamente uno scenario peggiore se non si prendono provvedimenti forti, urgenti, per salvaguardare un Pianeta che abbiamo distrutto e che altrimenti ci spazzerà via, preda di fenomeno metereologici estremi causati dalla mano dell’uomo.

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