Integratori sportivi “fake”: quasi la metà non contiene ingredienti chiave riportati sull’etichetta

Secondo una recente ricerca una grande fetta di integratori sportivi ha riportati in etichetta ingredienti che in realtà non sono presenti al loro interno, l'allerta arriva dai dati pubblicati da uno studio statunitense

Uno studio statunitense ha scoperto che più di un terzo di integratori sportivi acquistati online, non contiene ingredienti chiave riportati sull’etichetta.

I ricercatori hanno ordinato 57 integratori sportivi per analizzarne il contenuto.

L’etichetta di ogni prodotto affermava che contenevano specifici composti botanici, con presunte proprietà in grado di migliorare le prestazioni sportive.

La loro analisi ha rilevato che circa il 40% dei 57 integratori acquistati online (un campione certamente piccolo) non conteneva una quantità rilevabile dell’ingrediente elencato. La metà mostrava la quantità sbagliata e il 12% conteneva additivi illegali.

Solo l’11% dei prodotti è stato accuratamente etichettato e sono stati trovati 5 diversi ingredienti vietati dalla FDA, tra cui un farmaco non approvato disponibile in Russia, 3 farmaci precedentemente disponibili in Europa e un farmaco che non è mai stato approvato in nessun paese.

Quindi il compito delle autorità competenti è quello di tenere d’occhio i nuovi prodotti, identificare se possono o stanno causando danni ai consumatori e, in tal caso, rimuoverli dagli scaffali dei negozi.

Nel 2004, ad esempio, la FDA ha vietato la vendita di integratori a base di erbe contenenti alcaloidi dell’efedrina perché presentavano un rischio di malattia.

Gli alcaloidi dell’efedrina, o ephedra, sono stimolanti estratti dall’Ephedra sinica e da altre piante, propagandati per aumentare l’energia e migliorare le prestazioni atletiche. Dalla loro rimozione, gli avvelenamenti da efedra negli Stati Uniti sono diminuiti drasticamente.

Sono necessarie ulteriori ricerche per vedere quanti altri integratori sportivi e prodotti per la salute sono etichettati in modo errato.

Tuttavia, studi recenti hanno scoperto che anche le caramelle gommose alla melatonina, vendute negli Stati Uniti e in Canada, potrebbero contenere dosi molto più elevate di quelle suggerite dalle etichette e che, di conseguenza, possono avere diversi effetti collaterali soprattutto nei bambini.

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Fonte: JAMA

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