Dai murales buddisti ai templi rupestri: i siti patrimonio UNESCO si stanno dissolvendo sotto i nostri occhi

Con l’aumento delle precipitazioni estreme, l’acqua piovana si è infiltrata nelle strutture, danneggiandole: le pitture murali hanno iniziato a creparsi, a sfaldarsi e a staccarsi dalle fondamenta

I murales buddisti in Cina, risalenti al IV secolo, sono minacciati dalle forti piogge e dalla rapida fluttuazione dell’umidità, hanno dichiarato gli esperti di Greenpeace. Le opere d’arte nei templi rupestri di Dunhuang e nei siti storici di Zhangye, entrambi nella provincia nord-occidentale del Gansu, si trovano in una regione storicamente arida.

Questo ha preservato gran parte dell’arte e delle strutture antiche. Dunhuang ospita le Grotte di Mogao, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Le grotte contengono al loro interno oltre 40.000 metri quadrati di murales e migliaia di statue dipinte che risalgono al periodo compreso tra il 400 e il 1400. I manufatti nella vicina Zhangye includono templi rupestri che sono patrimonio nazionale.

Nonostante i templi e l’arte antica abbiano resistito per oltre mille anni, ora i cambiamenti climatici hanno messo in discussione la loro esistenza. Le precipitazioni complessive nella regione del Gansu sono diminuite dal 2000, ma sono state sostituite da un aumento dei casi di precipitazioni estreme. L’acqua piovana si è infiltrata in alcune strutture, danneggiandole, e le pitture murali hanno iniziato a creparsi e persino a sfaldarsi e a staccarsi dalle fondamenta.

Alcuni siti si stanno dissolvendo sotto i nostri occhi

Durante un incontro a Pechino all’inizio di questa settimana, gli scienziati del clima e gli esperti di conservazione dell’Accademia di ricerca di Dunhuang hanno discusso di come le variazioni climatiche causate dal cambiamento climatico nel Gansu stiano danneggiando i siti storici. Li Zhao, ricercatore senior dell’ufficio di Greenpeace a Pechino, ha spiegato:

Il Gansu è famoso per le sue grotte e per l’arte conservata al loro interno per secoli. L’aumento delle precipitazioni nel deserto rappresenta un grave rischio. Si stanno già verificando picchi di umidità, inondazioni improvvise e crolli.

I ricercatori cinesi stanno conducendo un’indagine sul patrimonio culturale in tutto il Paese per proteggere importanti siti storici da ulteriori danni. Ma Li ha avvertito che alcuni potrebbero già scomparire quando l’indagine in corso sarà completata.

Si stanno dissolvendo sotto i nostri occhi. Questa è una dolorosa realtà dell’impatto del cambiamento climatico.

Non solo in Cina: molti altri siti storici sono minacciati dai cambiamenti climatici

Purtroppo i cambiamenti climatici stanno minacciando i siti storici di tutto il mondo. In tutto il Regno Unito le torbiere, ecosistemi acquatici con scarso ossigeno, conservano naturalmente diversi tipi di materiali organici. La mancanza di ossigeno ha impedito a pelli, tessuti e persino resti umani di decomporsi per centinaia o addirittura migliaia di anni.

Alcuni dei siti conservati risalgono a prima dell’epoca romana. Ma con il riscaldamento del Regno Unito e i cambiamenti climatici in tutto il mondo, alcune torbiere si stanno prosciugando e stanno mettendo a nudo siti che un tempo erano protetti dalle intemperie.

Altri siti della storia umana rischiano di scomparire a causa della crisi climatica. Il corpo congelato di una ragazza Iñupiat di circa 800 anni, nell’attuale Alaska, un tempo era conservato nel permafrost. Ma con il continuo aumento delle temperature globali, il permafrost si sta sciogliendo e sta portando alla luce quelli che un tempo erano siti archeologici protetti.

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