Carne coltivata: il Senato la vieta, “censurati i prodotti vegetali”

Il Senato ha votato il ddl che vieta la produzione e la vendita di carne coltivata, ma non solo. In più, introduce anche un emendamento per vietare l’uso dei nomi simili a quelli della carne per indicare alimenti derivati da proteine vegetali e la produzione e l'importazione di mangimi sintetici

Il divieto di produzione e importazione della carne sintetica o coltivata diventa definitivo. Dopo che il Consiglio dei Ministri aveva approvato a marzo scorso il disegno di legge per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici, arriva adesso l’ok del Senato.

Vietato anche l’uso della parola “carne” per gli alimenti derivati da proteine vegetali e i mangimi prodotti in laboratorio.

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Dopo le farine di insetti, quindi, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, si schiera definitivamente contro il cosiddetto cibo sintetico, ottenendo il via libera con tanto di sanzioni fino a 60mila euro per chi trasgredisce.

Cosa prevede il ddl

Il testo:

  • vieta tutto ciò che viene prodotto a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati
  • cancella la parola carne dai prodotti di origine vegetale che esteticamente somiglino alla carne
  • vieta la sperimentazione in laboratorio

Dure le sanzioni previste per chi contravverrà: vanno da 10 mila fino a 60 mila euro, ma possono arrivare anche al 10% del fatturato dell’azienda, ma è anche prevista la chiusura dello stabilimento di produzione da uno a tre anni, e per lo stesso periodo gli imprenditori sanzionati non potranno accedere a contributi, finanziamenti o agevolazioni da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione europea.

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Fonte: Senato della Repubblica

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