Cumuli di spazzatura nauseabonda in diversi quartieri della Capitale, sacchetti in ogni dove, cassonetti traboccanti. I rifiuti a Roma tornano e non se ne vanno, riaprendo la questione dell’urgenza igienico-sanitaria
Il percolato gocciola dai sacchetti a imbrattare ogni angolo di strada, la puzza sale dagli ammassi di immondizia gettati ovunque. Non basta la spazzatura classica, no, quella del sacchetto che si butta alla sera (si spera). A quella si accumula roba di ogni genere, materassi, vecchie assi, la differenziata mescolata all’indifferenziato.
Siamo a Roma e sono anni che qui si fanno i conti con la malagestione dei rifiuti, in un’emergenza perenne. Anche l’estate 2023 non è da meno, l’estate delle temperature roventi e della crisi del clima in atto, che non perdona nessuno, nemmeno quel sacchetto di monnezza lasciato a tracimare i suoi putridi umori, quasi a deridere quei cassonetti anti-topo e anti-incendio tanto decantati qualche mese fa.
E così, in pieno luglio, Roma – la nostra Capitale – si trova nuovamente imbrattata dai rifiuti, paventando ancora e ancora un “danno d’immagine” dicono le associazioni di categoria, certo, ma anche un allarme sanitario.
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Tra le zone più colpite il quartiere Montesacro, nel quadrante nord della città, dove la situazione appare fuori controllo. Da viale Carnaro a via Brennero, da piazza Monte Baldo a via Gargano, cassonetti pienissimi con rifiuti accumulati così all’esterno dei contenitori.
L’Ama, intanto, assicura che le tonnellate di rifiuti verranno rimosse entro pochi giorni. Sempre troppo tardi.
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Fonte: AMA
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