Laura De Rosa Il progetto si chiama PAS, Sentiero Porte d'Artista, ed è nato nel 2020 per trasformare i borghi calabresi in veri e propri musei a cielo aperto
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Le porte abbandonate disseminate lungo le strade di piccoli borghi calabresi riprendono vita grazie ad artisti famosi ed emergenti.
Il progetto si chiama PAS, Sentiero Porte d’Artista, ed è nato nel 2020 da un’idea di Massimo Sirelli per valorizzare il territorio e trasformare i borghi calabresi in veri e propri musei a cielo aperto.
Tutto è iniziato a Sersale nel 2020 con l’intervento su 25 porte abbandonate che artisti del calibro di Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio, Claudio “Morne” Chiaravalloti, tanto per citarne alcuni, hanno saputo valorizzare con la propria creatività.
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E dopo Sersale è stata la volta di Vena di Maida, piccolo borgo in provincia di Catanzaro dove vive una comunità italo-albanese. In questo caso si è scelto di incentrare l’attenzione sulla cultura arbëreshë, filo conduttore di tutte le opere realizzate dagli artisti coinvolti, da Antonio Burgello a Marco “Moz” Barberio, da Claudio “Morne” Chiaravalloti a Martina Forte.
Ma ci sono anche le porte di Uria – Sellia Marina e di Marcellinara, il paese dei Cuori. E il progetto si amplierà ulteriormente includendo nuovi sentieri destinati a essere raccolti in una mappa, che consentirà ai visitatori di scoprire i borghi calabresi attraverso l’arte.
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Ecco una selezione di alcune delle porte più belle, un piccolo assaggio da cui partire per raggiungere la Calabria e ammirare dal vivo le sue meraviglie.
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FONTE: portedartista/Instagram
