Come fare a proteggere il proprio orto dalle intrusioni degli animali selvatici e azzerare i danni causati da questi ai raccolti? Vi sono svariate possibilità nel rispetto della fauna selvatica. Tra le soluzioni migliori troviamo i recinti elettrici
Cosa c’è di più bello e soddisfacente del prendersi cura del proprio orto? Preparare la terra, seminarla, veder crescere i germogli, coltivare le piante e poi raccoglier i frutti del duro, anzi durissimo lavoro. Avere un orto è un impegno costante, che richiede non pochi accorgimenti per evitare che tutti gli sforzi fatti durante l’anno vadano in fumo.
Proteggere le coltivazioni da parassiti quali afidi, malattie fungine come l’oidio sono alcuni di questi, ma una delle difficoltà che gli agricoltori e coloro che si dedicano per passione all’orto riscontrano maggiormente è la presenza di animali selvatici nei propri terreni.
Parliamo di cinghiali, ma anche di caprioli, cervi, daini, volpi e altri esemplari della fauna selvatica. Le incursioni di questi curiosi ma indesiderati visitatori rappresentano un serio problema per qualunque agricoltore in quanto possono danneggiare in maniera considerevole i raccolti.
Chi ha un orto in una zona in cui gli animali selvatici sono ampiamente distribuiti e segnalati lo sa bene e sa anche che dovrà correre ai ripari per delimitare l’accesso al proprio appezzamento. Qualunque siano le colture, basta un niente per vedere il raccolto perso e il campo devastato.
Per difendere l’orto da cinghiali e altre specie selvatiche vi sono tante valide soluzioni da prendere in considerazione. Non solo queste consentono di tenere gli animali selvatici lontani, ma non fanno loro alcun male e non risultano inoltre neanche pericolose per le persone.
Tra le misure consigliate vi sono:
- polvere di peperoncino piccante
- reti protettive plastificate
- recinti elettrici
Per quanto riguarda la polvere di peperoncino piccante, basterà semplicemente distribuirla sul perimetro dell’orto o attorno alle singole colture. Gli animali selvatici sono infastiditi dall’odore del peperoncino e tenderanno a stare alla larga con questo deterrente tutto naturale. Il peperoncino è un buon alleato quando il problema è occasionale.
Le reti protettive in plastica sono anche un’alternativa pratica e relativamente economica, ma non assicurano sempre una protezione adeguata a lungo termine, specialmente quando a fare visita all’orto sono animali di un certo peso come i cinghiali. I cinghiali sono ungulati possenti e davanti alla loro forza le reti plastificate possono risultare quasi inutili. Anche altri animali come tassi e istrici, abili scavatori, sono in grado di aggirarle con facilità.
I recinti elettrici sono sicuramente lo strumento più efficace per proteggere l’orto e far sì che gli animali selvatici non si avvicinino a questo. Le recinzioni elettrificate permettono infatti di allontanare la fauna selvatica per mezzo di una lieve scossa elettrica. Non appena gli animali raggiungono la recinzione, la leggera scossa li dissuade ad andare oltre mantenendoli a debita distanza.
La scossa non ha alcun impatto negativo sugli animali come si potrebbe giustamente pensare. Gli elettrificatori sono progettati nel rispetto di rigidi requisiti di sicurezza, standard che devono soddisfare per poter essere messi in commercio. Bisogna poi considerare che la durata della scossa è di qualche millisecondo.
Per costruire un recinto elettrico vi è bisogno prima di tutto di un elettrificatore. Questo componente andrà ad alimentare i fili della recinzione, ma per farlo va allacciato a una fonte di energia. Oltre alla corrente, si può adoperare una batteria oppure il fotovoltaico. I pannelli solari sono perfetti non solo perché fanno uso dell’energia rinnovabile salvaguardando le risorse del Pianeta, ma possono essere collegati all’elettrificatore garantendo autonomia e funzionamento della recinzione in ogni suo punto.
Servono poi i fili conduttori, i picchetta da messa a terra e gli isolatori da posizionare sui pali. Il compito degli isolatori è dare un sostegno ai fili lungo l’orto e assicurare che la corrente non venga dispersa. Importante è proteggere l’elettrificatore. Per quanto resistente e robusto esso sia, l’elettrificatore non è esente dall’azione degli agenti atmosferici e va perciò coperto.
Come per tutte le altre soluzioni, anche le recinzioni elettriche vanno sottoposte alla giusta manutenzione. Controlli regolari permettono di agire per tempo senza dover trovare spiacevoli sorprese nell’orto e valutare se vi è la necessità di investire in altre opzioni.
Allontanare gli animali selvatici senza compromissioni non è solo possibile, ma è ciò che chiunque dovrebbe fare per convivere pacificamente con la fauna locale ed evitare che questa, spinta dalla facilità del reperire cibo o resti di questo nei pressi di orti, aziende e case, sconfini verso i centri abitati. Qui rischi e pericoli sono maggiori per entrambe le parti.
Le azioni preventive consentono di mitigare il conflitto essere umano-animale selvatico. Le recinzioni elettrice, nello specifico, sono tra i primi espedienti a essere suggeriti per prevenire i danni delle specie selvatiche e favorirne la tutela. Tra queste vi sono anche l’orso e il lupo, splendidi animali che popolano il nostro Paese. I recinti elettrici sono promossi come strutture idonee dal PACOBACE, Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali, come dal progetto LIFE Arctos, finanziato dalla Comunità Europea per la salvaguardia delle popolazioni di orso presenti sulle Alpi e sugli Appennini, e compaiono tra le misure da adottare nel Piano d’azione nazionale per la conservazione del Lupo (Canis Lupus).