Bonus fino a 25 euro per far riparare vestiti e scarpe: così la Francia combatte gli sprechi nel settore tessile 

Dopo il bonus destinato alla riparazione di dispositivi elettronici, in Francia arriva quello che copre le spese di riparazione di indumenti e scarpe per tagliare gli sprechi nel settore della moda. Grazie a questa iniziativa virtuosa, i cittadini potranno ottenere fino a 25 euro per le prestazioni da parte di sarti e calzolai

Ormai per tante persone l’idea di portare un paio di scarpe rotte dopo due anni dall’acquisto – magari pagate una ventina di euro – dal calzolaio può sembrare anacronistica. In alcuni casi comprarne di nuove costa anche meno che farle riparare. Così si è portati a produrre più rifiuti e ad alimentare il consumismo.

Per combattere queste due piaghe la Francia è pronta a lanciare un’interessante novità per i suoi cittadini. Si tratta del cosiddetto “bonus réparation”, un’agevolazione che spingerà le persone a rammendare indumenti e accessori invece di buttarli via con grande leggerezza.  L’agevolazione rientra nell’ambito della legge antispreco per un’economia circolare (Loi Agec) e segue la stessa scia del bonus già previsto per coprire le spese di riparazione di elettrodomestici e i dispositivi tecnologici.

Come funziona il bonus e quando sarà attivo

Il bonus in questione sarà attivo a partire dal prossimo ottobre. Secondo quanto anticipato dalla ministra della Transizione Ecologica Bérangère Couillard, l’iniziativa dovrebbe coinvolgere circa 500 artigiani, sarti e calzolai che otterranno la certificazione da parte di Refashion, organizzazione attiva nel settore tessile che è partner dello Stato francese.

Il “bonus réparation” andrà da un minimo di 6 euro a un massimo di 25: ad esempio per sistemare la suola di una scarpa sono previsti 8 ore, mentre per realizzare una fodera per pantaloni la cifra oscilla dai 10 ai 25 euro, in base al tessuto; o ancora, per rammendare il buco in un indumento si potranno ottenere 8 euro.

Questo nuovo sistema salverà una montagna di vestiti e scarpe, ancora recuperabili, oltre a promuovere una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente fra i francesi.

Nel Paese europeo soltanto nel 2022 sono stati immessi sul mercato 3,3 miliardi (ben 500mila in più rispetto all’anno precedente!) di capi di abbigliamento, biancheria per la casa e calzature calzature e biancheria per la casa, secondo quanto riferito  dall’organizzazione Refashion. Annualmente i cittadini francesi buttano via 700mila tonnellate di indumenti, di cui circa due terzi finiscono in discarica, con un impatto devastante sugli ecosistemi.

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Fonti: Refashion/Bérangère Couillard

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