Un video diffuso sui social mostra gli amari retroscena della produzione di surimi, i bastoncini di granchio che del crostaceo non hanno proprio nulla
I fan dei ristoranti giapponesi lo avranno sicuramente gustato molte volte, qualcuno può averlo acquistato al supermercato attirato dal suo fascino esotico: stiamo parlando del surimi, ovvero dei bastoncini di polpa di granchio di matrice orientale, ormai diffusissimi anche nei nostri supermercati.
Ma siamo sicuri che si tratti di vera polpa di granchio? Cosa si nasconde dietro questi bastoncini arancioni e quali processi portano alla loro produzione?
Un video girato all’interno di uno stabilimento di produzione del surimi e divenuto virale sui social ci mostra un processo produttivo infinito, condito con aromi chimici e additivi, in cui il granchio è completamente assente.
@greenme_it In giapponese #surimi significa “pesce tritato”, ma sapete davvero cosa c’è dentro? Chiediamolo al diretto interessato…👀 #imparacontiktok #allyoucaneat #cosacedentro #lecosechenonsai #curiosità #alimentazione
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La produzione del surimi
Si parte da “mattonelle” di pesce congelato che, lungi dall’essere prezioso granchio, sono costituite in realtà da scarti di pesci vari – tanto in etichetta non va specificata la natura del pesce utilizzato né tantomeno l’origine geografica del pescato.
Queste “mattonelle” vengono poi triturate grossolanamente e arricchite con sale, additivi chimici, albume d’uovo (sorpresa!). Successivamente si aggiungono alla mistura anche lo zucchero e i grassi vegetali. Insomma, la lista degli ingredienti è ricca, ma il granchio non si vede da nessuna parte.
L’aggiunta dell’acqua, sotto forma di ghiaccio, trasforma il composto granuloso in un pastone biancastro simile al cemento. Questo viene poi modellato e trasformato in una sfoglia lunghissima che, avvolta su se stessa, dà vita ai bastoncini conferendo loro la tipica consistenza sfilacciata che ci fa immaginare di stare mangiando della polpa di granchio.
Un’ultima illusione è data dall’applicazione, attorno al tubo di surimi, di una pellicola striata di color arancione, che ricorda il colore e le venature della carne di pesce.
Dopo tutti questi processi, il surimi viene tagliato in piccoli bastoncini che, raccolti in confezioni sotto vuoto, vengono poi congelati e immessi nella grande distribuzione.
Cosa ne dite? Ancora desiderosi di mangiare surimi?
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Fonte: Reddit
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