Lozioni doposole: queste note marche, vendutissime anche in Italia, sono le due peggiori secondo il test tedesco

Nutrire e idratare la pelle dopo l'esposizione al sole è fondamentale, ma quali sono i prodotti giusti per farlo? I ricercatori tedeschi hanno condotto un'indagine nel complesso mondo delle lozioni doposole (e non sono mancate sorprese amare)

Le lozioni doposole dovrebbero prendersi cura della nostra pelle irritata dall’esposizione ai raggi solari, alla salsedine e al vento – ma si tratta di prodotti realmente efficaci, che proteggono la nostra pelle come dovrebbero?

Per scoprirlo, i ricercatori della rivista tedesca Öko-Test hanno condotto un’indagine su un campione di lozioni presenti sul mercato.

I risultati che possiamo leggere sono grossomodo positivi, ma non per noi italiani: infatti, le uniche due referenze disponibili anche sul mercato italiano sono anche quelle che i ricercatori hanno definitivamente bocciato.

Il test

I ricercatori tedeschi hanno testato in laboratorio un campione di 20 prodotti doposole, 8 dei quali dotati di certificato di cosmesi naturale. Le analisi sono state mirate, in primo luogo, alla ricerca di sostanze chimiche pericolose per la salute come:

  • polietilenglicoli (composti PEG). Si tratta di sostanze chimiche che rendono la pelle più permeabile alle sostanze estranee: se nella lozione sono presenti altre sostanze dannose per la nostra salute, questa proprietà può rivelarsi molto pericolosa.
  • idrocarburi aromatici di olio minerale (MOAH). I MOAH sono sostanzialmente sostanze oleose lubrificanti derivanti dal petrolio, ma si tratta di composti molto pericolosi per la salute, poiché possono provocare il cancro o danneggiare irrimediabilmente il patrimonio genetico.
  • cloruro d’argento. Viene utilizzato come conservante in lozioni e creme, ma purtroppo penetra nella pelle e finisce per accumularsi nell’organismo (non senza rischi).
  • fragranze controverse. Fra queste, i ricercatori menzionano il Galaxolide, una fragranza sintetica che si accumula nel tessuto adiposo umano: la presenza di questa fragranza è stata valutata molto negativamente dai ricercatori.

Gli autori del test hanno dimostrato, come sempre, anche grande attenzione alla Natura, analizzando la presenza di composti chimici dannosi per l’ambiente nelle varie formulazioni (tale presenza è stata riscontrata in pochissimi casi).

Infine, sono state oggetto di giudizio anche le confezioni dei diversi prodotti, e premiate quelle realizzate con plastica riciclata (ancora pochissime, purtroppo).

I risultati

Come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, quasi tutti i prodotti oggetto del test hanno ricevuto giudizi positivi dai ricercatori.

Tuttavia, i due prodotti valutati negativamente sono proprio gli unici disponibili anche sul mercato italiano. Stiamo parlando di:

  • Garnier Ambre Solaire After Sun
  • Hawaiian Tropic Silk Hydration Ultra-Light After Sun.

Ecco i risultati dell’indagine dei ricercatori tedeschi:

@Öko-Test

@Öko-Test

@Öko-Test

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Come applicare correttamente il doposole

Iniziamo ricordando – è bene essere chiari – che il doposole non sostituisce la protezione solare, ma che si abbina ad essa per la protezione della pelle non solo da diversi agenti “aggressivi”.

Una volta finita la nostra esposizione al sole, è importante pulire bene la pelle rimuovendo ogni traccia di crema solare, salsedine o cloro (se siamo stati in piscina) con un detergente delicato. Solo dopo una completa e accurata detersione possiamo spalmare il doposole.

Infine, evitiamo l’uso del doposole se la pelle è bruciata o se abbiamo scottature importanti: la lozione non è idonea al trattamento delle bruciature solari, per le quali sono necessari prodotti specifici (e, nei casi più gravi, il parere di un medico).

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Fonte: Öko-Test

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