Bastano pochi minuti di riposo a metà giornata per godere di numerosi benefici per la salute del nostro cervello
Ogni mattina ci alziamo dal letto e veniamo subito catapultati in una girandola di cose da fare e compiti da portare a termine.
In questa frenesia quasi soffocante, non è raro che il nostro cervello faccia “cilecca” e finisca per dimenticare anche le cose più semplici – ad esempio dove abbiamo lasciato la macchina o le chiavi di casa, che giorno della settimana è oggi, come si chiamava quel conoscente che abbiamo incontrato per strada e così via.
Queste piccole dimenticanze, insignificanti da sole ma che possono diventare un serio fastidio se diventano tante e frequenti, sono sintomi di un unico problema: il nostro cervello è troppo stanco per tenere testa a tutto, e avrebbe bisogno di un po’ di riposo.
Il riposo notturno, compreso fra le 7 e le 9 ore a notte, è fondamentale per permettere al cervello di ricaricare le batterie e scongiurare il rischio di défaillances durante il giorno.
Ma uno studio recentemente pubblicato ha dimostrato che anche un breve sonnellino di 10-15 minuti può contribuire a migliorare istantaneamente le nostre prestazioni mentali e a preservare la salute del nostro cervello nel lungo periodo.
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Lo studio
I ricercatori dell’University College di Londra hanno raccolto ed esaminato i dati di oltre 370.000 persone di età compresa fra i 40 e i 69 anni: alcune di queste erano abituate a fare il sonnellino pomeridiano, altre no.
I partecipanti allo studio, oltre a venire sottoposti alla risonanza magnetica per misurare il volume del cervello, sono stai sottoposti a una serie di test di logica e giochi di abilità per testarne le capacità cognitive.
Confrontando i dati, si è visto che le persone abituate al sonnellino pomeridiano avevano, in media, anche un volume cerebrale totale maggiore: in pratica, si assiste a un rallentamento dei processi di invecchiamento del cervello che, con il passare degli anni, si tende a rimpicciolirsi.
Ovviamente, su questi risultati così positivi, incide la durata del pisolino, la qualità del sonno, l’età di chi ha questa abitudine e anche la presenza di patologie. Tuttavia, si può affermare con certezza che l’abitudine del riposino pomeridiano abbia una notevole influenza sulla salute del cervello e sulle abilità mentali.
Come praticare il sonnellino
Affinché sia efficace e davvero rinvigorente, il sonnellino pomeridiano deve essere breve (il cosiddetto power nap): dimentichiamo, quindi, di sdraiarci sul letto e dormire per tre ore, poiché correremmo il rischio di svegliarci ancor più confusi e intontiti di quando ci siamo addormentati
Ecco 4 “regola d’oro” per un risposino veramente utile:
- Il sonnellino deve durare fra i cinque e i venti minuti: per contenerlo, utilizziamo un cronometro o la sveglia del nostro cellulare.
- Anche se siamo in orario di lavoro, dovremmo darci la possibilità di “staccare la spina” per riposare davvero: spegniamo quindi il cellulare o attiviamo la modalità aereo. Se non risponderemo per quindici minuti, non sarà un dramma!
- Il sonnellino andrebbe praticato subito dopo pranzo: appena finito di mangiare, stendiamoci sul letto (o sulla poltrona), chiudiamo le tende e lasciamoci cadere nelle braccia di Morfeo.
- Infine, una volta suonata la sveglia, alziamoci immediatamente e non cadiamo alla tentazione di rimandarla – o, peggio, di indugiare con il cellulare in mano: i benefici del power nap si vanificherebbero.
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Fonte: University College London
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