Amara sorpresa negli omogeneizzati e negli snack destinati ai più piccoli: rilevati livelli allarmanti di metalli pesanti, come il piombo, in famosi prodotti venduti negli Usa
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Gli alimenti per neonati e bambini dovrebbero essere fra i più sani e controllati in assoluto. Questo in teoria, perché nella realtà è ben diversa. In alcuni casi il baby food nasconde un’insidia da non sottovalutare: la presenza di metalli pesanti, come il piombo, il cadmio e l’arsenico. Ad accendere i riflettori su questo problema era stato un test condotto dalla rivista statunitense Consumer Reports nel 2018 su alcuni popolari snack e preparati.
Da quell’analisi era emerso che ben 33 prodotti su 50 erano associati a potenziali rischi per la salute dei più piccoli proprio per via dei metalli pesanti. Oggi, però, il quadro non è molto più rassicurante.
Nonostante le pressioni da parte della Food and Drug Administration sui produttori per rendere gli alimenti più sicuri, non sono stati compiuti grandi passi in avanti. La strada da fare è ancora parecchia.
In alcuni dei prodotti, la diminuzione di alcuni metalli pesanti è stato compensato dall’aumento di altri, quindi c’è stato un piccolo cambiamento nella quantità di alimenti che i bambini potevano mangiare. – commenta James E. Rogers, direttore della ricerca e dei test sulla sicurezza alimentare di Consumer Reports – E abbiamo ancora trovato livelli elevati nei cibi che si sono rivelati i più preoccupanti durante i nostri test, vale a dire riso, patate dolci e snack.
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I risultati del test e il confronto col 2018
L’indagine ha coinvolto 14 prodotti disponibili sul mercato americano: frullati e omogeneizzati a base di frutta e verdura, barrette, biscotti, wafer e snack vari per la dentizione. La ricerca si è concentrata su quegli alimenti che presentavano livelli notevoli di metalli pesanti nel 2018. Tra i marchi noti presi in considerazione troviamo Gerber e Happy Baby Organics.
Per determinare quante porzioni giornaliere di ogni prodotto un bimbo potrebbe assumere, gli esperti di sicurezza alimentare di Consumer Reports si sono basati sui dati del Centers for Disease Control and Prevention’s National Health and Nutrition Examination Survey, valutando i rischi legati all’esposizione combinata ad arsenico, cadmio e piombo in quel determinato cibo.
Come anticipato, il test ha rilevato ha rilevato da un lato la riduzione di certi metalli pesanti in un certo prodotto rispetto a cinque anni fa, dall’altro l’aumento di altre sostanze pericolose. Se, per esempio, in uno snack si riducono i livelli di arsenico al contempo quelli di piombo sono più alti.
Per citare un esempio nel prodotto Gerber Chicken Rice Dinner, pasto a base di riso e pollo, i livelli di arsenico sono scesi del 22% rispetto al 2018, ma questa volta è stato rilevato il piombo, che nel precedente test era assente. Allo stesso modo, nel prodotto Happy Baby Organics Superfood Puffs, Purple Carrot & Blueberry – a base di mirtilli e succo di frutta – i livelli di cadmio sono diminuiti del 34%, quelli di arsenico del 45%, mentre i livelli di piombo sono aumentati addirittura del 60%.
Nella tabella possiamo vedere i risultati con un confronto fra il test del 2018 e quello del 2023:
I prodotti più a rischio
A essere risultati maggiormente a rischio gli alimenti per bambini a base di ingredienti come riso, patate dolci e – in misura minore – carote. Questo trend era già stato riscontrato a seguito del test portato avanti dalla rivista americana nel 2018. Considerata la presenza dei tre metalli pesanti, gli esperti consigliano di limitare il consumo di questi alimenti.
Inoltre, a destare preoccupazione sono i livelli di cadmio, piombo e arsenico negli snack – spesso fatti con riso – pensati per favorire la dentizione nei neonati.
I prodotti a base di riso si distinguono per la contaminazione da metalli pesanti – sottolinea Jane Houlihan, direttore della ricerca per Healthy Babies Bright Futures, Ong che lavora per ridurre le esposizioni chimiche che danneggiano lo sviluppo cerebrale dei bambini. – Possono rappresentare una fonte significativa di esposizione, soprattutto quando sono lo spuntino di una famiglia”.
Perché i livelli di metalli pesanti restano ancora elevati e gli effetti sulla salute
Alla luce di questi risultati che lasciano con l’amaro in bocca viene spontaneo domandarsi: come mai prodotti come il riso e le patate dolci sono altamente contaminati da metalli pesanti? La causa è da ricercare nel suolo in cui vengono coltivate.
Il piombo e altre sostanze fanno parte naturalmente della crosta terrestre, ma i livelli tendono ad essere più elevati nei pressi delle autostrade o in altriluoghi, spesso a causa di operazioni industriali o agricole. Patate dolci, carote e altri ortaggi tendono ad assorbire questo metallo pesante mentre crescono.
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Per quanto riguarda il riso, la contaminazione più frequente è quella da arsenico e da cadmio, sostanze presenti nei terreni di coltivazione e nelle acque con le quali viene irrigato.
Com’è drammaticamente noto, all’esposizione prolungata ai metalli pesanti sono associati molteplici effetti negativi sulla salute: dai problemi ai reni e alle ossa ai disordini neurocomportamentali e dello sviluppo, passando per il tumore ai polmoni.
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Fonte: Consumer Reports
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