Un enorme tana di antiche iene: così gli scienziati hanno definito una grotta contenente circa 400 chilogrammi di ossa di animali. L’incredibile ritrovamento è avvenuto in Siberia, in particolare vicino Khakassia, ed è parte di una ricerca guidata dalla Russian Academy of Sciences
Le antiche iene portavano qui i resti delle loro “cene”: un gruppo di ricerca guidato dalla Russian Academy of Sciences ha scoperto una grotta contenente circa 400 chilogrammi di ossa. L’incredibile ritrovamento è avvenuto in Siberia, in particolare vicino Khakassia.
L’enorme cumulo conta i resti di mammut, rinoceronti, bisonti lanosi, yak, cervi, gazzelle, antichi orsi bruni, volpi, lupi, ma anche alcuni esemplari di roditori, rane, rospi, uccelli e pesci. E secondo gli esperti non ci sono dubbi: la grotta era una grande tana appartenente a un branco di iene delle caverne che trascinava qui dozzine di animali per “cena”.
Il sito, infatti, ospitava una specie di iena estinta circa 42.000 anni fa e si pensa che sia la sua più grande tana mai scoperta in Asia. Nella grotta, a ulteriore conferma, gli scienziati hanno anche scoperto i teschi di due iene dell’epoca. Tutti i resti sono ora a Ekaterinburg per ulteriori analisi.
Rinoceronti, elefanti, cervi con caratteristici segni di morsi – spiega Dmitry Gimranov, che ha guidato i lavori – Inoltre, abbiamo trovato una serie di ossa in ordine anatomico. Ad esempio, nei rinoceronti, le ossa dell’ulna e del radio sono insieme: ciò suggerisce che le iene abbiano trascinato parti delle carcasse nella tana
Non solo: quasi tutte le ossa risultano rosicchiate, il che significa che gli animali sono stati preda dei altri, verosimilmente delle iene.
Un’altra scoperta unica è una grande quantità di ossa di cuccioli – continua lo scienziato – Le ossa delle grandi iene sono solitamente conservate, ma quelle dei giovani individui sono molto fragili e delicate. Inoltre, le stesse iene possono rosicchiarle. Abbiamo persino trovato un intero cranio di una giovane iena, molte mascelle inferiori e denti da latte
I reperti aiuteranno a capire come sono cresciuti i cuccioli di iena, cosa hanno mangiato, come sono cambiati i denti da latte e molto altro.
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Fonte: Russian Academy of Sciences
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