In Corea del Sud erano in vigore tre sistemi per calcolare l’età: ora una legge ha deciso di adottare per le aree giudiziarie e amministrative l’età internazionale facendo “ringiovanire” i propri abitanti
Immaginatevi di svegliarvi un giorno e scoprire di essere più giovani di un anno o due. E non perché vi sentiate così, ma perché lo siete per davvero secondo la legge. È quanto è successo a più di 51 milioni di persone in Corea del Sud.
In base a una legge entrata in vigore il 28 giugno, infatti, tutte le aree giudiziarie e amministrative del Paese dell’Asia orientale adotteranno il sistema di “età internazionale” utilizzato dalla maggior parte del mondo, ponendo fine ad anni di dibattiti sui problemi causati dall’uso finora comune di “età coreana” ed “età solare”.
In base a quanto dichiarato da Lee Wan-kyu, Ministro della Legislazione del Governo:
La standardizzazione dell’età ridurrà le varie confusioni e controversie sociali.
Inoltre la legge, approvata dal Parlamento sudcoreano lo scorso dicembre, dovrebbe anche:
ridurre notevolmente i costi sociali che sono stati inutili a causa dell’uso misto degli standard di età.
Erano in vigore sistemi di calcolo dell’età
Ma per quale motivo si è arrivati a dover prendere questo provvedimento? Tutto parte dal fatto che esistono tre sistemi di “calcolo” dell’età in Corea del Sud. L’“età internazionale” si riferisce al numero di anni trascorsi dalla nascita di una persona e parte da zero, lo stesso sistema utilizzato nella maggior parte degli altri Paesi.
Ma quando si chiede la loro età in contesti informali, la maggior parte dei sudcoreani risponde con la loro “età coreana”, che potrebbe essere più vecchia di uno o anche due anni rispetto all’età internazionale. Secondo questo sistema, che affonda le sue radici in Cina, i bambini sono considerati di un anno il giorno della loro nascita, con un anno in più ogni 1° gennaio.
In alcune circostanze, i sudcoreani utilizzano anche l’“età solare” – un mix tra l’età internazionale e l’età coreana – che considera i bambini di zero anni il giorno della loro nascita e aggiunge un anno alla loro età ogni 1° gennaio.
Prendiamo ad esempio un personaggio coreano che è diventato molto noto anche in Italia, il cantante di “Gangnam Style” Psy. Nato il 31 dicembre 1977, ha 45 anni secondo l’età internazionale, 46 anni secondo l’anno solare e 47 anni secondo l’età coreana. Siete confusi? Vi capiamo e lo erano anche i coreani, dato che nella vita quotidiana si passa spesso da un sistema all’altro.
Il nuovo standard non verrà adottato in tutte le circostanze
Ecco perché si è arrivati ad un nuovo standard. Tuttavia, anche dopo questa decisione, rimarranno alcune circostanze in cui saranno usati i vecchi sistemi. Per esempio, di solito i bambini entrano nella scuola elementare a marzo dell’anno successivo a quello in cui compiono 6 anni (in base all’età internazionale), indipendentemente dal mese in cui cade la loro data di nascita. Questo continuerà ad avvenire.
Anche le leggi sui prodotti soggetti a restrizioni di età, come l’alcol o il tabacco, si baseranno sull’anno di nascita, indipendentemente dal mese. Ciò significa che due persone nate a gennaio e a dicembre del 1990 saranno considerate della stessa età. In base a questa legge, le persone potranno acquistare alcolici a partire dall’anno in cui compiranno 19 anni (in età internazionale).
Lo stesso metodo continuerà a essere utilizzato per il servizio militare obbligatorio in Corea del Sud, il che vuol dire che le persone sono idonee in base all’anno in cui sono nate, piuttosto che alla loro età specifica o alla data di nascita.
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