Pasquale De Filippo si è spento prima di poter arrivare alla maturità, ma i compagni di classe glielo avevano promesso al funerale e così hanno fatto: ora anche lui ha il suo diploma in Agraria
In questi giorni gli studenti del quinto anno delle scuole superiori sono impegnati nell’ultimo scoglio degli esami di maturità: la prova orale. E quella che si è tenuta all’Istituto Agrario Penna per il corso serale gestito dal Cpia è stata molto particolare.
Grazie alla disponibilità del preside Renato Parisio e della presidente di Commissione Tiziana Bigatti, anche Pasquale De Filippo avrà il suo diploma. Lui, 56 anni, non potrà riceverlo di persona e nemmeno ha potuto sostenere l’orale. Un tumore se l’è portato via lo scorso anno.
Tuttavia i compagni di classe al suo funerale gliel’avevano promesso: lo avrebbero preso per lui. Si sa ogni promessa è debito e così hanno fatto. Con una speciale sessione cinque suoi compagni hanno affrontato le materie orali per conto di Pasquale, in modo da far conseguire anche a lui la maturità in agraria.
Pasquale era l’anima della classe, impossibile non volergli bene
Il momento è stato molto commovente, anche perché alla discussione era presente la famiglia di Pasquale: la moglie e i due simboli. Per l’occasione sono stati preparati due diplomi simbolici. Il primo è stato consegnato alla famiglia, mentre il secondo è stato affisso in bacheca all’ingresso della scuola.
Luciano Pantarolo, uno dei cinque compagni che ha fatto l’esame orale per Pasquale (insieme a aolo Cianalino, Giulia Bianco, Kejda Hadaj e Merita Gjoni), ha spiegato il significato dietro quest’ultimo gesto:
Vuole essere un esempio a tutti i ragazzi che ogni giorno varcano questo ingresso perché sappiano che lo studio è una cosa importante, che devono impegnarsi a portarlo a termine quando possono e che ci sono persone che non hanno avuto l’opportunità di farlo prima e con grandi sacrifici lo onorano fino alla fine.
Poi un omaggio alla persona che era Pasquale, perfettamente integrato nel gruppo nonostante fosse molto più grande di loro:
Per molti di noi era ‘nonno Lino’ vista la sua età, ma spiegare la sua straordinarietà è impossibile. Era una bellissima persona, che si era dedicato allo studio dopo una vita passata nel settore della bonifica da amianto. Era l’anima della classe, era un uomo molto particolare che sapeva tenere alto il morale in un bel gruppo affiatato. L’anno scorso gli abbiamo tenuto compagnia nella malattia e lui se ne è andato fra le lacrime nostre e della sua famiglia. Era protettivo con tutti noi e la sua mancanza si sente tanto ancora oggi. Avremmo così tanto averlo voluto accanto a noi a dare la maturità. Speriamo di avergli reso l’onore che merita con il nostro gesto.
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