Sulle piante di glicine di piazza Baiamonti a Milano nidificano merli e passeri: “fermate le ruspe, non abbattetele!”

Non si ferma la protesta dei cittadini milanesi a difesa degli alberi di piazza Baiamonti, dove sorgerà il Museo della Resistenza. Il progetto prevede di salvare soltanto uno dei tre glicini, che rappresentano un rifugio sicuro per passeri e merli. Gli attivisti non ci stanno: "Questo museo è un pasticcio, un sopruso ambientale".

Si torna a parlare degli alberi di Piazza Baiamonti a Milano, protagonisti di una strenua battaglia portata avanti da decine di migliaia di cittadini. Al centro delle polemiche l’abbattimento di un antico glicine monumentale – messo a dimora nei primi decenni del secolo scorso -per fare spazio al nuovo Museo della Resistenza.

Grazie a una petizione, a cui hanno aderito 50mila persone, i milanesi sono riusciti a salvare la pianta che regala una ventata di bellezza oltre che ombra. Il comune ha infatti annunciato la revisione del progetto iniziale per non distruggere del tutto la vegetazione presente.

La notizia, arrivata lo scorso mese, aveva fatto tirare un sospiro di sollievo. Ma, purtroppo, quella ottenuta è una vittoria a metà, come denunciato dal Comitato Baiamonti Verde Comune. A restare in piedi sarà, infatti, soltanto una pianta di glicine su tre. E a proccupare gli attivisti è la presenza di uccelli che vi nidificano.

“Non solo i glicini in realtà sono tre e ne resterà solo UNO drasticamente ridotto, ma da ispezione di guardie zoofile sono risultati zona di nidificazione di merli e passeri” fa sapere il Comitato, che si è rivolto al Sindaco Beppe Sala, agli assessori Elena Grandi e Giancarlo Tancredi, al Presidente della Commissione mobilità, verde e animali Carlo Monguzzi, chiedendo il rispetto del periodo di nidificazione e riproduzione dell’avifauna che vive sulle alberature presenti nell’area del cantiere, e il divieto di operare sulle stesse fino al 1 ottobre 2023.

Gli attivisti del comitato stanno documentando i lavori avviati nel cantiere in questi giorni, evidenziando le criticità per gli animali che popolano l’area verde.

Malgrado le nostre richieste di fermarsi si continua a lavorare vicino alle piante, e senza metterle in sicurezza. Di loro non resterà più niente e tantomeno delle creature che ci vivono sopra – scrivono in un post pubblicato ieri su Facebook – Questo museo è un pasticcio, un sopruso ambientale. Baiamonti Verde Comune continua a vigilare e a denunciare.

Piazza Baiamonti non è soltanto un luogo di ritrovo per gli abitanti della zona, ma anche un piccolo ma importante rifugio per l’avifauna locale. Adesso la costruzione del Museo della Resistenza rischia di mettere in pericolo questa biodiversità.

Infatti sono presenti molte specie, e con un gran numero di individui, che hanno nidificato sul glicine, sui tigli e negli arbusti coinvolti nei lavori. – sottolinea il Comitato Baiamonti Verde Comune. – In particolare è presente un insediamento di passeri, ormai quasi scomparsi a Milano. Tutte le piante, compreso il cespuglio di ginepro, sono utilizzate per nidificare, svezzare i pulli e pertanto devono essere tutelate bloccando la demolizione della muratura di sostegno.

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Fonte: Comitato Baiamonti Verde Comune

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