Quanto sei narcisista? 3 cose a cui dovresti far attenzione per capirlo o riconoscerne uno vicino a te

Il narcisismo patologico è un disturbo della personalità che ha conseguenze gravi sulla qualità della vita di chi ne soffre (e non solo): ecco tre spunti per riconoscerlo

Essere narcisisti, entro certi limiti, è un bene: ci permette di credere in noi stessi, nei nostri pregi e nelle nostre potenzialità, e di andare oltre i nostri limiti per raggiungere obiettivi ambiziosi.

Tuttavia, in dosi eccessive, il narcisismo può assumere tratti patologici e divenire un vero e proprio disturbo della personalità: chi ne soffre diventa focalizzato solo su di sé, sulla propria immagine (fisica e comportamentale) e sull’idea che gli altri si fanno di lui.

Qual è il confine fra narcisismo “sano “e narcisismo patologico? Come possiamo capire se anche i nostri comportamenti tendono al narcisismo e inquinano il nostro modo di relazionarci agli altri? Ecco tre spunti di riflessione che possono aiutarci a capirlo.

Chi è il narcisista?

Come è accaduto spesso nella storia della psicologia, la sindrome del narcisista si ispira a un mito greco, quello di Narciso: egli era un bellissimo giovane che, dopo aver rifiutato l’amore di una ninfa, fu condannato a innamorarsi della propria immagine riflessa nell’acqua.

Il narcisista è quindi colui che nutre un eccessivo amore nei propri confronti ed è ossessionato dall’idea che gli altri hanno della sua persona; ha manie di grandezza e di successo, e questo lo porta anche a sfruttare il prossimo per i propri scopi e a svalutare l’operato degli altri per mettere in risalto il proprio lavoro.

Il suo obiettivo è quello di ottenere ammirazione e attenzione da parte degli altri: questo ha, tra le conseguenze, l’impossibilità di stringere legami e relazioni durature con le altre persone. Inoltre, il narcisista patologico manca di empatia e di solidarietà nei confronti degli altri.

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Tre riflessioni per il narcisista

Sebbene questo articolo non abbia alcuna pretesa di fornire una diagnosi psicologica a chi lo legge, pensiamo che questi tre spunti di riflessione possano aiutare i lettori a riconoscersi come autori di atteggiamenti narcisistici oppure a individuare tali atteggiamenti nel comportamento di una persona a loro vicina.

Si comporta diversamente in pubblico e in privato

Il narcisista patologico tende a comportarsi diversamente quando è in pubblico rispetto a quando è con i propri familiari. Come abbiamo detto, il suo obiettivo è quello di essere ammirato e apprezzato dagli altri, quindi non è strano che si comporti in modo gentile, solidale e affabile con le persone che non lo conoscono.

Si tratta, però, di una “maschera” indossata al solo scopo di ottenere ammirazione. Tale maschera cade quando il narcisista di trova nel suo ambiente, ovvero in famiglia o con il proprio partner.

A casa propria il narcisista patologico si pone in una condizione di superiorità nei confronti di chi gli vuole bene: bacchetta, tende a dare lezioni e è ostile se gli altri non hanno un’opinione vicina alla sua.

Al contrario, una sana forma di narcisismo si manifesta quando una persona desidera essere accettata e apprezzata dalle persone che la circondano, ma ha a cuore soprattutto i propri cari.

Per lui l’ammirazione degli altri non è una priorità assoluta, e non si fa scrupolo ad allontanarsi dalla vita sociale se un proprio caro è in difficoltà.

Tende a fare sempre la vittima

Per mantenere il proprio primato di superiorità, il narcisista patologico tende ad assumere spesso il ruolo della vittima nelle conversazioni – talvolta in modo subdolo e manipolatorio.

Quando si trova in una condizione di svantaggio, in cui non può primeggiare sulle altre persone, non gli resta altro che mostrarsi attaccato o vittima di un complotto ordito alle sue spalle.

Frasi come “Non posso credere che tu mi stia parlando in questo modo”, “Chi ti credi di essere?” “Perché sei così aggressivo?” hanno lo scopo di scaricare sull’interlocutore la responsabilità del proprio fallimento e uscire vincenti dalla conversazione, nonostante tutto.

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Non è consapevole delle sue insicurezze

Spesso il narcisista patologico non è consapevole delle proprie insicurezze, delle proprie fragilità, o fa di tutto per nasconderle – anche a costo di ferire gli altri.

Anziché accettare i propri limiti, i propri punti deboli, il narcisista scarica le proprie insicurezze sugli altri, in modo da non mostrarsi mai perdente.

Un narcisista non ammetterà mai, per esempio, di essere disorganizzato o di avere difficoltà a svolgere un certo lavoro – tenderà piuttosto a incolpare gli altri del suo stesso fallimento, adducendo varie scuse per non assumersi le proprie responsabilità.

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