Siamo abituati ad associare le api alle arnie degli apicoltori, ma le api selvatiche invece? Dov'è che vivono le api selvatiche? Com'è fatto un alveare al suo interno? E cosa fare se ne vediamo uno?
Che mondo sarebbe senza le api e gli altri insetti impollinatori? Ma quando parliamo di queste strabilianti operaie così essenziali per l’ecosistema, non dobbiamo pensare solamente alle arnie degli apicoltori per la produzione del miele.
In natura le api vivono in alveari dalle forme estrose, dove la mano dell’uomo non trova spazio. Gli alveari sono completamente diversi dalle arnie in quanto i favi, ossia il raggruppamento delle cellette in cui le api immagazzinano miele e polline, non vengono costruiti sui telai di legno.
Com’è fatto un alveare
Nei loro alveari le api producono la cera e realizzano i favi liberamente, lontane da schemi. Ma quest’originalità si traduce in perfetta geometria, come la natura ci insegna. Le cellette di ciascun favo sono cilindriche, ma per via delle temperature interne dell’alveare (che possono superare i 30° C) diventano esagonali, massimizzando lo spazio e le risorse.
Sono proprio queste cellette quelle che comunemente chiamiamo “a nido d’ape”. Le celle hanno dimensioni diverse a seconda del loro ruolo. Le celle più piccole sono riservate alle api operaie, quelle leggermente più grandi ai maschi o fuchi mentre le maggiori all’ape regina. Queste si trovano di solito lungo i bordi dei favi.
Ciascuna cella è protetta da un sottile strato di cera che prende il nome di opercolo. L’alveare è la casa delle api, ma anche il loro personale magazzino. In un alveare vive una colonia numerosissima, costituita anche da 60.000 api.
Come dicevamo, le api sono di tre tipi: ape regina, fuchi e operaie. La regina ha un solo compito, provvidenziale per la colonia: la deposizione delle uova. L’ape regina può deporne fino a 2000 al giorno. Non deve preoccuparsi di nulla, venendo nutrita, accudita e persino riscaldata dalle operaie in inverno.
I fuchi, i maschi delle api, sono più piccoli della regina ma leggermente più grandi delle operaie. Nascono da uova non fecondate e il loro ruolo principale nell’alveare è fecondare l’ape regina. Generalmente i fuchi muoiono nell’accoppiamento o vengono scacciati dalle operaie con l’avvicinarsi dell’inverno quando per loro non c’è più posto.
Sono le api operaie a portare avanti l’alveare e a rendere onore al loro nome. Le operaie svolgono difatti una serie di mansioni importantissime. Creano le cellette, si occupano della manutenzione e pulizia dell’alveare, raccolgono polline e nettare, nutrono i fuchi e la regina.
Cosa fare se si trova un alveare
Gli alveari delle api selvatiche si trovano generalmente tra gli i rami degli alberi o tronchi cavi di questi. Se ne vediamo uno dobbiamo intervenire in qualche modo? Dipende. Se l’alveare è posizionato in una zona lontana da pericoli allora non bisogna fare proprio nulla. Limitiamoci ad ammirare le api e lasciamo la natura fare il suo corso.
Se, invece, l’alveare è stato edificato in un punto rischioso, magari nei pressi di una abitazione, allora si possono contattare i Vigili del Fuoco o specialisti.
La rimozione dell’alveare deve essere effettuata da personale qualificato per non arrecare danni agli impollinatori. Le api sono una specie protetta e ucciderle è reato.
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Fonti: Australian Academy of Science – Salvaleapi
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