Cosa ci fa una svastica nella foresta amazzonica? Ve lo raccontiamo nella quarta puntata di “LENTI”, il Podcast di GreenMe

La quarta puntata del Podcast di GreenMe LENTI è dedicata a una spedizione che negli anni ‘30 uno zoologo fece utilizzando i fondi del regime nazista, per viaggiare attraverso l’Amazzonia brasiliana. Quella spedizione ispirò un film e un libro, ma lasciò anche - nella giungla - un’enorme croce con una svastica

“La foresta è dotata di una pazienza ostinata e instancabile, proprio come la vita – scriveva Jack London. A misurarsi con essa sei destinato a perdere. Qui forse puoi avere la meglio nel breve periodo, ma sulla lunga distanza comincerai a sentire addosso il suo respiro, sempre più vicino, fino a ricoprire ogni centimetro della tua pelle”.

Con queste parole apre la quarta bellissima puntata del nostro podcast settimanale Lenti, che esce ogni lunedì.

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Nella giungla amazzonica brasiliana, ai confini con la Guyana francese, c’è una croce alta tre metri e una scritta in tedesco: un nome e una data. E una svastica.

Negli anni ’30 una spedizione tedesca si inoltrò, infatti, in Amazzonia per conto della Ahnenerbe, la società di ricerca dell’eredità ancestrale, per scovare le tracce di un’antica élite formata da un ceppo purissimo di un antico popolo “destinato a governare” il mondo.

Lo scopo, insomma, era quello di andare a cercare altrove le origini del popolo ariano, attraverso amuleti, luoghi leggendari, dati anatomici delle persone, tutto quanto dimostrato le proporzioni e l’importanza della razza nordica. Ma tutto ciò al netto, ovvio, del reale e principale obiettivo: quello di inserire le spedizioni geografiche, archeologiche ed etnologiche volute dal Reich in un preciso disegno geopolitico.

Cosa sarà successo poi?

“LENTI – Dove non abbiamo guardato” è il nostro nuovo strumento per ispirare una visione più ampia del mondo e un invito a rallentare, condizione imprescindibile per riuscire a mettere a fuoco la realtà attraverso uno sguardo inedito su storie, argomenti o notizie spesso trascurati o comunque poco esplorati dai media tradizionali.