A lezione di yoga con gli elefanti, il programma di questo zoo americano è di una tristezza inaudita

In uno zoo del Texas un gruppo di elefanti viene coinvolto in sessioni di "yoga" come parte di un programma di benessere dei pachidermi. Il motivo è controllare il loro stato di salute fisica e mentale, offrendo stimoli aggiuntivi di cui gli zoo non dispongono

Hai mai visto un elefante asiatico praticare lo yoga? Non è una réclame in occasione della Giornata mondiale dello Yoga che cade proprio oggi, ma sono le immagini che provengono da uno zoo americano. Allo Houston Zoo, in Texas, i 12 pachidermi di cui la struttura dispone svolgono esercizi quotidiani che ricordano molto una seduta di yoga.

Stretching seguito da movimenti controllati dai veterinari in sessioni che vanno dai 30 secondi ai 5 minuti a seconda dell’età dell’elefante. L’allenamento è inserito nel programma di benessere dei pachidermi nello zoo. Per invogliare gli animali selvatici alla pratica, i custodi li premiano con banane, pane e altre delizie.

Questo programma fa parte della cura sia mentale che fisica dei nostri 12 pachidermi e stimola il loro cervello e il loro corpo attraverso una serie di allungamenti statici e dinamici, proprio come lo yoga! Il nostro team per la cura degli elefanti lo paragona allo yoga” chiarisce la struttura.

C’è il piccolo elefantino Nelson che prende parte alla lezione, Methai che con i suoi 54 anni ha bisogno di tempo per portare a termine i suoi esercizi e poi c’è Tess, la più flessibile di tutti. Non dimostra i suoi 40 anni e sa persino rimanere a testa in giù, sbalorditivo e devastante allo stesso tempo.

L’attività servirebbe dunque a stimolare mentalmente queste creature intelligentissime. Ma ci siamo chiesti il perché? Perché negli zoo in cui i pachidermi sono imprigionati dall’essere umano gli stimoli e le occasioni di arricchimento ambientale sono pressoché inesistenti.

E allora bisogna inserirli in qualche modo, aggiungerli alla noiosa e desolante routine, e far fare un po’ di esercizio fisico agli elefanti. Nulla da ridire sul programma, che sarà stato formulato dagli esperti nei minimi dettagli, ma perché gli elefanti devono praticare lo yoga?

Magari Tess e i suoi compagni di sventura saranno anche più snodati e abili nell’eseguire gli allungamenti appresi di quanto gli operatori già non li descrivano, ma in natura, nella loro terra, davvero avrebbero bisogno di “fare” yoga? Domanda retorica.

Coltivare relazioni forti e positive con i nostri elefanti è fondamentale per fornire loro la migliore assistenza sanitaria per garantire che il loro benessere sia messo al primo posto. Le sessioni di stretching yoga dell’elefante ci consentono di costruire quella relazione utilizzando il rinforzo positivo per aumentare la loro gamma di movimento e ottenere occhi sulla loro pelle, sui piedi e all’interno della loro bocca. Possiamo imparare molto sui nostri elefanti in queste importanti sessioni” ha argomentato ha affermato Kristin Windle, supervisore degli elefanti dello zoo di Houston.

Ma vi sono altri modi per imparare di più su questi straordinari animali come osservarli nella loro casa naturale, mentre interagiscono con il loro gruppo e proteggerli, proteggendo il loro habitat da noi stessi. Quella casa non è certo il recinto di uno zoo.

Non sappiamo se è solo una nostra sensazione, ma alcuni di questi esercizi – come la verticale – ci ricordano terribilmente le coreografie circensi che elefanti e altri animali sono costretti a portare in scena sotto al tendone.

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Fonte: Houston Zoo

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