La magica Notte di Ivan Kupala tra ghirlande di fiori, bagni purificatori, musica e danze intorno ai falò

Un'antica festa di origini pagane collegata al solstizio d'estate, celebrata ancora oggi in diversi paesi dell'Est Europa

Donne vestite in abiti folkloristici raccolgono fiori per creare splendide ghirlande, i giovani saltano sui falò per propiziarsi la fortuna e scacciare gli spiriti maligni, la gente canta e balla intorno al fuoco per poi immergersi nell’acqua dei fiumi e dei laghi.

Tutto questo accade da tempi immemori in diversi paesi dell’Est Europa, dalla Polonia all’Ucraina, dalla Bielorussia alla Russia, nella magica notte di Ivan Kupala, che non si celebra però tra il 23 e il 24 giugno, bensì tra il 6 e 7 luglio.

Un’antica festa collegata al solstizio d’estate e forse alla divinità pagana della fertilità nota come Kupala, che con l’avvento del cristianesimo venne abbinato al nome Ivan, forma slava di “Giovanni”.

Molti dei riti celebrati in questo speciale momento dell’anno simboleggiano l’unione tra maschile, rappresentato dal fuoco, e femminile, rappresentato dall’acqua, simbolo di fertilità e purificazione.

Il significato magico degli antichi rituali si è un po’ perso, ma molti di essi hanno comunque resistito al livellamento della modernità. Ancora oggi si raccolgono erbe curative e giovani ragazze adagiano delle ghirlande di fiori sui fiumi nella speranza di ottenere pronostici sulla fortuna della loro relazione amorosa, interpretando il flusso dei fiori sull’acqua.

Secondo un’antica credenza questo è anche l’unico momento dell’anno in cui fioriscono le felci e si dice che chi riesce a trovarne un fiore avrà fortuna e prosperità per tutta la vita.

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FONTI: Authentic Ukraine/Culture.ru

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