Dramma nel comune di Bibbieno, in provincia di Arezzo: un giovane di appena 20 anni è rimasto folgorato mentre praticava pesca sportiva, dopo aver agganciato accidentalemente con la sua canna un cavo elettrico. Una vicenda terribile che ci ricorda quanto sia importante essere prudenti e attenti...
Doveva essere una semplice pomeriggio di pesca, ma si è trasformato in una tragedia che sta scuotendo tutta l’Italia. Ieri nel comune di nel comune di Bibbiena, in provincia di Arezzo, un giovane di 20 anni è rimasto folgorato mentre stava praticando pesca sportiva lungo la pista ciclabile che costeggia il torrente Archiano, non lontano da Soci. Inavvertitamente, con l’amo della canna in carbonio estendibile avrebbe agganciato la linea elettrica sovrastante, finendo in arresto cardiaco.
Sono stati dei passanti a trovarlo riverso a terra, in quelle condizioni disperate, ed allertare subito i soccorsi. Sul posto è giunto il personale sanitario del 118 che ha provveduto ad effettuare un massaggio cardiaco al ragazzo per poi trasportarlo con l’elisoccorso all’ospedale fiorentino di Careggi. Purtroppo, per il giovane non c’è stato nulla da fare, è deceduto pocodo dopo. La scossa elettrica è stata talmente potente da non lasciagli scampo.
Siamo sconvolti da questa tragedia. – ha commentato il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli, esprimendo il suo cordoglio per l’accaduto – La nostra vicinanza alla famiglia, parenti e amici per questa tragica fatalità. Chiediamo silenzio, rispetto e vicinanza alla famiglia, per questo lutto che coinvolge tutta la nostra comunità.
Adesso a fare ulteriore chiarezza sulla vicenda saranno le indagini che stanno svolgendo i carabinieri della compagnia di Bibbiena. Ma dagli elementi che si hanno finora a disposizione, pare proprio che sia trattato di un fatale incidente, che ci ricorda che la prudenza non è mai troppa in questi casi e le vicine fonti di pericolo da evitare. Un’altra pericolosa minaccia quando si pesca è rappresentata dai fulmini, visto che la canna in carbonio li attira.
Cosa agire in caso di folgorazione
In presenza di una vittima di folgorazione (o shock elettrico) la prima cosa da fare è chiamare subito i soccorsi. Quando possibile e se non è pericoloso, in attesa dell’arrivo del personale sanitario, si può tentare di staccare la persona dalla fonte di elettricità usando un oggetto costituito da materiale non conduttore, ad esempio un legno o gomma perfettamente asciutti. Per proteggersi è fondamentale anche isolarsi da terra, creando una sorta di tappetino formato sempre di legno, di gomma o giornali.
In caso di shock elettrico bisogna ricordarsi di non toccare a mani nude la persona che è ancora a contatto con la fonte di elettricità. Se il soggetto, ma non risponde, occorre procedere ponendolo in posizione laterale di sicurezza. Invece, se notiamo che non respira e non è cosciente, si consiglia effettuare al più presto le manovre di rianimazione cardiopolmonare (nel caso in cui si sappia come agire).
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonti: Adnkronos/Salva una vita
Leggi anche: