Terribile attacco alle popolazioni indigene: il Brasile sta per mettere a rischio le terre ancestrali

L’approvazione da parte della Camera dei Deputati brasiliana del PL 490, noto anche come “progetto di legge della morte”, è l’attacco più grave agli indigeni, perché straccia di fatto le loro tutele legali conferendo alle grandi aziende e alla criminalità ancora più libertà nel traffico illegali di legname e nelle attività minerarie

Un terribile attacco alle popolazioni indigene: così, il 30 maggio scorso, 283 deputati brasiliani contro 155 hanno votato e approvato il PL 490, un progetto di legge che promuove la tesi del “limite temporale”, secondo cui i popoli indigeni che non possono provare che al 5 ottobre 1988 – giorno in cui fu promulgata la Costituzione brasiliana – abitavano fisicamente sulle loro terre, non vi avrebbero più alcun diritto.

Un disegno di legge che modifica di sana pianta, quindi, la normativa per la demarcazione delle terre indigene e che rischia di cancellare per sempre la foresta e le popolazioni indigene per fare posto a miniere, pozzi petroliferi e ad altri progetti industriali.

Ne abbiamo parlato qui: PL 490: il disegno di legge che cancellerà per sempre l’Amazzonia e le popolazioni indigene

Proposto nel 2007, il PL 490 era stato approvato l’anno successivo dalla Commissione per l’agricoltura, l’allevamento, l’approvvigionamento e lo sviluppo rurale. Nel rapporto, la Commissione aveva giustificato l’approvazione sostenendo che in assenza di regole, qualsiasi terra sarebbe potuta diventare terra indigena.

Nel 2009, il PL 490 era poi stato respinto dalla Commissione per i diritti umani e la cittadinanza, secondo la quale il progetto avrebbe reso ancora più difficile la tutela delle terre indigene. Ora, dopo l’approvazione dei deputati, il voto spetta al Senato.

Cosa succederebbe se venisse approvata la PL 490?

Sul punto è molto chiaro Survival

  • la legge spianerebbe la strada alla riduzione o alla cancellazione di qualsiasi territorio indigeno del Brasile, che potrebbe così essere sostituito da miniere, pozzi petroliferi o altri progetti industriali
  • permetterebbe a trafficanti di legname, imprenditori agricoli e altri attori che hanno invaso illegalmente i territori indigeni di restarvi e di continuare a distruggere la foresta fino alla completa demarcazione delle terre – un processo che solitamente richiede decenni.
    consentirebbe il contatto forzato delle tribù incontattate da parte di team governativi (e questo tipo di contatti sono quasi sempre letali per gli indigeni)
  • molti popoli indigeni non potrebbero più rientrare in possesso delle loro terre. Il progetto di legge, infatti, favorisce il Marco Temporal (o “limite temporale”): uno stratagemma escogitato a favore delle aziende secondo cui i popoli indigeni che non possono provare che si trovavano sulle loro terre alla data del 5 ottobre 1988, quando fu promulgata la Costituzione, non potranno mai più vedersi riconoscere i loro diritti territoriali

La petizione

Se la proposta sarà approvata, centinaia di territori indigeni, casa di oltre un milione di persone, potrebbero essere distrutti segnando anche la fine di decine di tribù incontattate, dicono da Survival.

Tutto ciò in violazione direttamente della Costituzione brasiliana e della legge internazionale.

QUI la petizione per esortare il Senato a votare contro questa assurda e pericolosa proposta di legge.

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Fonte: Survival

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