The North Face ha voluto sensibilizzare sugli effetti del cambiamento climatico presentando una collezione che ha usato l’intelligenza artificiale per creare pezzi progettati per proteggersi dai disastri naturali
Il marchio di abbigliamento The North Face ha deciso di fare la sua parte per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti del cambiamento climatico. Ha infatti presentato una collezione (quasi) immaginaria che utilizza l’intelligenza artificiale, con pezzi progettati per proteggersi dai disastri naturali.
Chiaramente The North Face non vuole che la collezione, intitolata The Global Warming Series, venga messa in commercio sul serio, perché ciò significherebbe che non si potrebbe fare nulla di fronte a condizioni climatiche che avranno raggiunto il loro picco.
Ogni articolo venduto raccoglierà fondi
Con il supporto dell’agenzia Wunderman Thompson Mexico, ha ideato pezzi che si adattano tristemente a tre delle conseguenze climatiche più catastrofiche: caldo insopportabile, freddo glaciale e inondazioni ricorrenti.
Anche se questo scenario poteva sembrare molto lontano fino a poco fa, diversi Paesi dell’Africa e del Sud America stanno già sperimentando climi aridi, gravi siccità e incendi incontrollabili. Le ripercussioni si fanno già sentire in Messico, ad esempio, dove la siccità ha purtroppo cancellato parte della biodiversità del Paese. Non dimentichiamo poi quanto è accaduto con le alluvioni in Emilia Romagna.
Per chi volesse ancora acquistare questi pezzi unici, The North Face Mexico offre un’edizione limitata di 2050 NFT nel Metaverse, dove ogni articolo venduto raccoglierà fondi per l’ONG Pronatura México, il principale gruppo di protezione ambientale del Messico.
Il caso di Patagonia: si poteva fare molto di più?
Certo, si tratta di un’iniziativa lodevole, ma è sufficiente? Soprattutto se si pensa alle conseguenze che il fast fashion sta avendo proprio sul nostro Pianeta. Forse un marchio così importante come The Nord Face avrebbe potuto fare di più.
Ci viene in mente ad esempio il caso di cui abbiamo trattato di Patagonia, altro brand storico di abbigliamento sportivo divenuto tra i più iconici e popolari al mondo. Il suo fondatore Yvon Chouinard ha infatti deciso di cedere l’azienda a un’organizzazione no-profit, nata da poco, che si occuperà di combattere la crisi climatica.
Si tratta di una mossa rivoluzionaria a favore della tutela dell’ambiente, con circa 3 miliardi di azioni della famiglia Patagonia che sono andate quasi interamente all’organizzazione Holdfast Collective, mentre il 2% sarà trasferito a un fondo ad hoc che prende il nome di Patagonia Purpose Trust.
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