Questi due ex bracconieri stanno salvando le barriere coralline che avevano distrutto

I metodi di pesca illegali sono diventati popolari nelle isole Spermonde con l’aumento della domanda di pesce e coralli esotici

Vent’anni fa, le barriere coralline nelle acque delle isole Spermonde, in Indonesia, non erano altro che detriti. I bracconieri, infatti, bombardavano e avvelenavano i coralli per catturare i pesci, con metodi dichiarati illegali dal governo e punibili fino a sei anni di carcere.

Ora, gli stessi bracconieri sono diventati ambientalisti e lavorano insieme per riabilitare i coralli che hanno distrutto. Il tutto sotto la guida dello scienziato e professore universitario Syafyudin Yusuf, che ha trascorso due decenni a lottare per salvare le barriere coralline. Ha spiegato:

Entriamo nelle loro vite e cerchiamo di influenzare le loro anime e le loro mentalità per passare dalla pesca distruttiva a quella conservativa.

Sono installati telai a moduli di ragno che supportano la rigenerazione del corallo

Le Spermonde sono costituite da più di 120 piccole isole piene di barriere coralline. Secondo Nel 2009 solo il 2% di queste barriere era in buone condizioni. Sull’isola di Badi, dove Yusuf ha concentrato i suoi sforzi, sono stati danneggiati tre ettari di barriera corallina.

I metodi di pesca illegali sono diventati popolari con l’aumento della domanda di pesce e coralli esotici. L’ex bracconiere Haji Dahrin ha raccontato:

Avevamo bisogno di vivere e sopravvivere, ma le possibilità di trovare un lavoro decente sono difficili. L’unico lavoro che conoscevamo era questo, pescare illegalmente, ed è così che abbiamo iniziato a bombardare le barriere coralline.

Yusuf, conosciuto dai pescatori locali come “Mr Ipul”, è riuscito a ripristinare due ettari di barriera corallina distrutta insieme ai suoi ex bracconieri. I pescatori installano strutture note come telai a moduli di ragno che supportano la rigenerazione del corallo.

I pescatori locali temevano che sarebbero stati privati dei loro mezzi di sostentamento

All’inizio, però, i suoi sforzi si sono scontrati con la resistenza delle persone del post. L’ex bracconiere diventato ambientalista Muhammad Arif ha ricordato come i pescatori locali inizialmente pensassero che i metodi di Yusuf li avrebbero privati dei loro mezzi di sostentamento.

Pensavamo che avrebbe distrutto i coralli e le nostre vite, ma è stato lui a insegnarci che i coralli sono essenziali per la vita dei pesci. Così il signor Ipul (Yusuf) ci ha dato la conoscenza e il nostro benessere è aumentato grazie al mantenimento e alla cura delle barriere coralline.

Yusuf, dal canto suo, ha sottolineato come il triangolo dei coralli dell’Indonesia, delle Filippine e dell’Indo-Pacifico debba essere preservato in modo che il patrimonio mondiale dell’acqua e dell’oceano sia mantenuto per le generazioni future.

Penso che questo sia un piccolo sforzo che può influenzare il mondo a preservare le barriere coralline in futuro.

Ora sta estendendo i suoi sforzi a due isole vicine, Barrang Lompo e Samalona, che hanno rispettivamente due e 2,5 ettari di danni. Yusuf ritiene comunque che la lotta sua e dei pescatori riformati per la riabilitazione dei coralli abbia ancora molta strada da fare.

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