Jason Momoa, Arnold Schwarzenegger e tanti altri con i loro maialini contro il mito dell’uomo “macho” perché carnivoro

Da sempre considerati l’emblema dell’uomo macho per eccellenza, alcuni VIP mostrano un animo sensibile e attento nei confronti degli animali, in particolare dei maialini

Il numero di uomini che rifiuta l’idea che carne e mascolinità siano intrinsecamente connesse è in aumento. Per alcuni, infatti, mostrare compassione sembra essere la nuova dimostrazione di vera mascolinità. Prendiamo ad esempio Arnold Schwarzenegger. Un tempo era un’icona del bodybuilding amante della carne.

Ora vive prevalentemente di vegetali e si prende cura di un branco di animali, tra cui un maiale da compagnia appena adottato. Forse non sfoggia più i suoi muscoli rigonfi di un tempo, ma molti possono concordare sul fatto che se si pensa all’immagine stereotipata della mascolinità, questa assomiglia ancora un po’ a Schwarzenegger.

Eppure, dall’epoca del culturismo ha ridotto il consumo di carne di circa l’80%. Inoltre, è diventato un appassionato amante degli animali. Attualmente condivide la sua casa con un asino, chiamato Lulu, un cavallo in miniatura, chiamato Whiskey, tre cani, chiamati Cherry, Dutch e Schnitzel, e un maiale, chiamato Schnelly.

Schwarzenegger aveva smascherato il mito creato dall’industria della carne

È diventata virale negli ultimi tempi una foto che ha postato sui social in cui coccola il suo cane e il maialino Schnelly, con la didascalia “La famiglia sta crescendo”. E se date un’occhiata ai social media di Schwarzenegger oggi c’è un mare di vecchie immagini e clip di bodybuilding ma anche una pletora di foto di animali.

Inoltre Schwarzenegger aveva apertamente chiamato in causa l’industria della carne per aver spinto il mito della mascolinità della carne prendendosi beffe di consumatori ignari. Nel documentario del 2018 The Game Changers, riferendosi alla sua lunga carriera nell’industria del bodybuilding, aveva sostenuto:

Ho vissuto in quel mondo. Mostrano queste pubblicità – gli hamburger, George Foreman con la griglia e il panino epico – questo è un grande, grande marketing per l’industria della carne, che vende l’idea che i veri uomini mangiano carne. Ma dovete capire. È marketing. Non è basato sulla realtà.

Questo indica, proprio come suggerisce Schwarzenegger, che la carne e la virilità sono semplicemente una narrazione, una storia raccontata dalle campagne di marketing, radicata in un’immagine di mascolinità che non è reale.

Jason Momoa e George Clooney: anche loro hanno adottato un maialino

Ma Schwarzenegger non è il solo a mostrare con orgoglio il suo amore per gli animali. Vi avevamo parlato di, James Cromwell, il protagonista di Babe, il film del 1995 su un maiale orfano, che aveva annunciato di aver adottato un maialino, chiamato ovviamente Babe, che era caduto da un camion mentre andava al macello.

Anche Jason Momoa, spesso etichettato dai media come l’incarnazione della “virilità”, ha recentemente aperto le porte a un compagno suino. Come Schwarzenegger, ha anche un asino, oltre a due cani e un serpente. Ha adottato il nuovo maiale dopo aver lavorato con lui sul set del suo nuovo film Slumberland.

Stessa cosa si può dire per George Clooney, altro simbolo del machismo maschile, che da tempo è anche un sostenitore degli animali. Per due decenni ha condiviso la sua casa con un maiale di nome Max, sostenendo come fossero animali davvero intelligenti con Max che era divertente e lo faceva ridere.

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