A Palermo la Guardia di Finanza ha sequestrato 30 tonnellate di olio di oliva spacciato per extravergine quando in realtà non lo era. Il titolare di un'azienda di Andria è stato denunciato per tentata frode in commercio
Proprio pochi giorni fa vi abbiamo parlato dell’ultimo test del Salvagente sull’olio extravergine di oliva che in realtà non è sempre tale: Olio di oliva: sono queste le 11 note marche risultate NON extravergine nel test italiano.
Oggi arriva invece la notizia di un importante sequestro della Guardia di Finanza che, grazie ai suoi controlli, permette di evitare l’immissione sul mercato di prodotti contraffatti o irregolari.
L’ultima segnalazione proviene da Palermo e riguarda proprio l’olio di oliva. I finanzieri hanno infatti trovato un carico di ben 30 tonnellate di prodotto etichettato come extravergine ma che in realtà, dalle analisi effettuate, non risultava essere tale.
Il carico è stato intercettato nell’ambito dei consueti controlli che vengono fatti regolarmente al porto siciliano. I campioni di olio prelevati sono stati fatti analizzare anche tramite panel test, utile a verificare la qualità dell’olio.
I risultati delle analisi hanno mostrato una serie di difetti del prodotto, tra cui il fatto che era rancido, il che evidentemente non consentiva di classificare l’olio come extravergine (mentre era dichiarato tale nei documenti ufficiali che accompagnavano il carico).
Le 30 tonnellate d’olio erano destinate ad un’azienda trapanese e provenivano da una ditta della provincia di Andria, il cui titolare è stato ora denunciato per tentata frode in commercio.
Naturalmente episodi come questi mettono a rischio l’intero settore, già duramente provato, e in particolare la fiducia che si ha rispetto a oli d’eccelenza come quello che si produce in Sicilia. Così ha commentato la notizia la Coldiretti Sicilia:
L’Igp Sicilia dell’olio d’oliva sigilla una produzione di qualità eccezionale frutto di un’alta professionalità raggiunta dagli agricoltori e per questo imbrogliare su un prodotto così importante è un vero e proprio abominio. Si tratta di un quantità enorme che colpisce gli imprenditori agricoli che conquistano premi in tutto il mondo proprio per la qualità. In Sicilia si producono in media 30 mila tonnellate di olio, il 10 per cento della produzione complessiva italiana. Tra le cultivar più apprezzate spiccano quelle autoctone come la Nocellara del belice, la tonda iblea, la Biancolilla e la Cerasuola.
Ricordiamo tra l’altro che l’olio extravergine di oliva a causa di siccità, cambiamenti climatici e rincari delle materie prime, sta affrontando una situazione molto pesante. Leggi anche: Olio extravergine d’oliva: il rischio di non trovarlo più al supermercato nei prossimi mesi è alto
Ben vengano dunque controlli serrati per far sì che questo prodotto d’eccellenza del nostro territorio, nonostante le difficoltà, rimanga tale e possa godere della piena fiducia dei consumatori.
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Fonte: La Sicilia
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