Bandane e papillon arcobaleno per cani: la nuova collezione Flying Tiger per il Pride 2023 di cui non sentivamo il bisogno

In occasione del mese del Pride, Flying Tiger ha lanciato la nuova collezione per cani a tema arcobaleno, l'ultima occasione commerciale di cui si poteva fare tranquillamente a meno. Fatta eccezione per alcuni prodotti che rispondono a esigenze specifiche dell'animale, i cani non hanno bisogno di accessori come papillon e bandane, in nessun periodo dell'anno

Nuovo evento, nuova collezione per cani con bandane, papillon e altri accessori arcobaleno che spuntano fuori in occasione del mese del Pride 2023. Stavolta è il brand danese Flying Tiger a sfoggiare la nuova linea realizzata su misura per i nostri amici a quattro zampe invitando la clientela a celebrare questa ricorrenza internazionale con i propri animali domestici, anch’essi vestiti a festa.

Sul sito dell’azienda ogni prodotto proposto è accompagnato da una descrizione accattivante come “vestite il vostro animale domestico con i colori dell’arcobaleno”, “lasciate che il vostro amico peloso festeggi il Pride  … con l’accessorio perfetto per celebrare l’uguaglianza e l’inclusione” e ancora “preparate il vostro amico peloso per il Pride … per aggiungere un po’ di personalità al guardaroba del vostro animale domestico“.

Personalità per il suo “guardaroba”? Tocco di classe? No, semplicemente marketing che sfrutta il movimento LGBTQ+, manifestazione che abbiamo sempre appoggiato con orgoglio contro qualunque forma di discriminazione. Ciò che invece non sosteniamo è la strumentalizzazione del Pride per la vendita di item per cani che, fatta eccezione per il cappottino, non hanno alcuna utilità.

@Flying Tiger

Torniamo a parlare di questo tema in quanto ci sta veramente a cuore: l’umanizzazione degli animali domestici. Umanizzare il proprio cane significa non rispettare la sua natura in quanto animale, ma stravolgerla per farla assomigliare alla nostra.

Non c’è cosa di più sbagliato quando questa abitudine e questi accessori con cui addobbiamo i cani manco fossero un pacco di Natale o i finalisti di un concorso di bellezza non trovano alcuna corrispondenza in un reale bisogno dell’animale.

Pensiamo alle collanine, ai pantaloncini in velluto, agli occhiali da sole. Papillon e bandane appartengono anche a questa categoria. Sono un accessorio di moda, senza se e senza ma, prodotti per altro in modo discutibile. E questi accessori poi che fine fanno? Nel caso specifico del Pride non troveranno forse altro impiego durante l’anno, rimanendo chiusi in un cassetto a evento concluso.

Proviamo a chiederci piuttosto: i cani hanno davvero bisogno di un papillon arcobaleno? Di un cappellino? La risposta è sicuramente no. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come l’antropomorfismo, ossia proprio la tendenza a trasferire tratti umani ad animali e cose, possa avere effetti negativi sul benessere degli animali da compagnia generando in loro ansia, stress e aggressività.

Se l’amore non ha confini, perché dovrebbe averli quello di un cane verso la sua famiglia, in qualunque modo questa possa essere composta. Ma, nel dubbio, le aziende non si lasciano sfuggire nuove succose opportunità commerciali con accessori a tema Pride per esternare la vicinanza del nostro quattro zampe alla causa.

bandana cane

@Flying Tiger

I cani sono parte della famiglia, vogliamo il meglio per loro e meritano il meglio in termini di cure, alimentazione, toelettatura, tempo. Ma rimangono pur sempre cani, non sono umani né bambini. Non è attraverso un paio di scarpette, una birra per cani che dimostriamo loro il nostro amore e la nostra premura e non è attraverso una bandana per cani che lottiamo per l’inclusione.

Per rivendicare l’orgoglio gay (più che legittimo) perché dobbiamo andare a “umiliare” quello del nostro fedele amico a quattro zampe?

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Fonte: Flying Tiger

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