La sicurezza alimentare passa per questi 3 punti (comprese le api) #EUChooseSafeFood

Secondo dati istituzionali, i consumatori europei sono tra i più protetti e informati al mondo sui rischi della catena alimentare. Il sistema di sicurezza alimentare dell'Ue dà a ogni cittadino europeo il diritto di sapere come viene prodotto, trasformato, confezionato, etichettato e venduto il cibo che mangia. Eppure, spesso, le frodi alimentari rimangono all’ordine del giorno

Il cibo ha molte forme, alcune grandi, altre minuscole. Alcuni cibi sono belli e lucenti, altri non così tanto, ma sono deliziosi. Che ci piaccia o no e da qualunque parte provenga, possiamo fidarci che il nostro cibo sia sicuro solo grazie alla scienza. Anche se a volte qualcosa va storto.

È da questo assunto che prende le mosse la terza edizione della campagna #EUChooseSafeFood promossa dall’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in collaborazione con il Ministero della salute. Salute delle api, malattie di origine alimentare e contaminanti i tre i focus di questa edizione 2023 presentata oggi in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare.

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Lo scopo è sensibilizzare quante più persone possibile a prendere nel quotidiano decisioni informate relative alle scelte alimentari, in ogni fase della catena alimentare, e poi evidenziare il ruolo fondamentale della scienza, grazie alla il cibo che arriva sulle nostre tavole viene controllato.

sicurezza alimentare

©EFSA

La salute delle api

Il futuro del Pianeta e anche quello della nostra alimentazione è strettamente connesso alla sopravvivenza delle api, sempre più in declino.

Lo diamo per scontato, eppure gran parte delle colture sono strettamente connesse all’impollinazione. Grazie al loro instancabile “lavoro” possiamo portare a tavola prodotti come pomodori, zucchine, mele, pere, ciliegie, albicocche. Ma non solo.

Senza gli insetti impollinatori non potremmo più gustare neanche prelibatezze come la cioccolata o il caffè.  Nonostante questo sia ormai assodato, questi animali continuano a non essere affatto tutelati. Anzi, la loro sopravvivenza è sempre più a rischio. Su di esse incombono molteplici minacce: la distruzione e frammentazione degli habitat, i pericolosi pesticidi usati dall’agricoltura intensiva, i cambiamenti climatici, i parassiti alieni e l’urbanizzazione massiccia.

Ma come siamo sicuri che il nostro cibo rimanga… sicuro?

Dai batteri dannosi ai virus, dai parassiti alle sostanze chimiche, tutto ciò che può contenere il cibo può essere responsabile di più di 200 malattie: è per questo che l’Oms suggerisce che, sia chi coltiva che chi consuma, debba fare prevenzione e adottare alcuni accorgimenti:

  1. pulizia: una cosa che ha avuto (finalmente) risonanza con la pandemia, ma è da sempre fondamentale che vi laviate bene le mani prima di toccare il cibo, durante la sua preparazione e dopo essere andati in bagno
  2. lavate e disinfettate tutte le superfici e gli strumenti utilizzati e proteggete poi la cucina e il cibo da animali e insetti
  3. tenete separati i cibi crudi da quelli cotti, conservandoli in recipienti ben distinti
  4. fate cuocere molto i cibi, soprattutto la carne, le uova, i frutti di mare e il pollame
  5. minestre e stufati devono bollire finché non raggiungono i 70 gradi, mentre carne e pollame devono diventare di colore chiaro e non essere rosa
  6. non lasciate il cibo cotto a temperatura ambiente per più di due ore, ma mettetelo subito in frigo ad una temperatura sotto i 5°
  7. non conservare troppo a lungo il cibo in frigo e non scongelate gli alimenti a temperatura ambiente
  8. usate acqua sicura per lavare e trattare il cibo e non consumate gli alimenti dopo la data di scadenza

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Fonte: EFSA

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