La Fda negli Usa ha recentemente stabilito dei nuovi limiti per l'arsenico nel succo di mela, spesso consumato dai bambini. Anche l'Europa ha, già da marzo 2023, fissato dei nuovi limiti (e non solo per i succhi di frutta)
La Food and Drugs Administration (FDA) degli Stati Uniti in questi giorni è intervenuta su un prodotto di uso molto comune e non solo negli States. Parliamo del succo di mela, per cui sono stati stabiliti dei nuovi limiti relativamente alla presenza di arsenico.
La motivazione è che i limiti precedenti potrebbero essere pericolosi, in particolare per la salute dei bambini.
Le nuove raccomandazioni parlano di un:
livello di azione di 10 parti per miliardo (ppb) o 10 microgrammi/chilogrammo (µg/kg) per l’arsenico inorganico nel succo di mela che ha lo scopo di aiutare a proteggere la salute pubblica riducendo l’esposizione all’arsenico inorganico e che è realizzabile dall’industria con l’uso delle attuali buone pratiche di fabbricazione.
C’è però chi ritiene che questi nuovi limiti non siano ancora abbastanza.
In particolare a chiedere un ulteriore abbassamento è Consumer Reports, secondo cui l’attuale limite:
lascerebbe i bambini vulnerabili a gravi problemi di salute, inclusi danni al cervello e al sistema nervoso che possono portare a problemi di apprendimento e comportamentali.
Problemi non di poco conto, insomma, per cui si chiede di abbassare, e ancora di molto, il limite a 3 ppb.
Ma come finisce l’arsenico nel succo di mela? L’arsenico è un componente naturale della terra, per questo è presente (sia pur a basse concentrazioni) nelle rocce, nel suolo e nelle acque sotterranee. Di conseguenza gli alimenti e l’acqua potabile possono contenerlo in tracce e permettono l’esposizione umana a questa sostanza, non priva di possibili effetti collaterali a lungo termine.
Ma esistono dei limiti in Europa e in Italia? La risposta è sì, e sono stati anche recentemente aggiornati.
I limiti per l’arsenico in Italia
In Europa, a marzo 2023, è entrato in vigore un nuovo regolamento (2023/465) che modifica il precedente (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda i tenori massimi di arsenico in alcuni alimenti, in particolare in riso e baby food (tra cui anche i succhi di frutta).
La decisione di fissare nuovi limiti al ribasso si è basata su una relazione scientifica dell’Efsa del 2021, in seguito al monitoraggio di alcuni cibi nei vari Stati.
Più volte nel corso di questi anni vi abbiamo parlato anche di test indipendenti che hanno trovato tracce di arsenico in vari prodotti per bambini, a base di riso e non. Leggi anche: Troppo arsenico nel riso, pericolo soprattutto per neonati e bambini. Lo studio inglese
Per quanto riguarda i succhi di frutta, i succhi di frutta concentrati ricostituiti e i nettari di frutta, il nuovo limite previsto è di 0,020 (mg/kg di peso fresco).
Tutti gli altri nuovi limiti recentemente fissati dall’Ue li potete vedere nella seguente infografica.
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Fonte: FDA
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