Pagine infangate, ma ancora “vive”: in Romagna nasce il mercatino del libro che fu

La Libreria Alfabeta di Lugo di Romagna sta mettendo in vendita ad un prezzo simbolico i libri “superstiti” dell’alluvione in Emilia Romagna, seppur infangati, con le pagine appiccicate e difficilmente leggibili

In mezzo a migliaia di litri di acqua e fango c’è una Romagna che resiste indomita. È, anche, la Romagna della cultura, quella che conserva il patrimonio artistico e letterario. È la Romagna dei libri, quella che ci regala storie forti e piene di passione e di resilienza.

Oggi vi parliamo della Cartoleria Libreria Alfabeta, sita in uno dei luoghi più colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna. Si trova a Lugo di Romagna ed esiste dal 1979. Da qui sono passati in tanti tra quelli che hanno vissuto e studiato in queste zone, ma anche lei – come moltissime altre realtà – ha dovuto cedere agli effetti dei cambiamenti climatici.

Da quando l’ondata di acqua e fango l’ha raggiunta in modo inesorabile, i proprietari Massimo Berdondini e Marinella Fabbri non fanno altro che cercare un modo di salvare ciò è stato anche solo risparmiato in minima parte. La situazione è drammatica, ma hanno avuto un’idea per non arrendersi: creare un mercatino dei libri infangati, fradici, appiccicati, forse poco leggibili, ma ancora “vivi”.

Libri da acquistare ad un prezzo simbolico per farli diventare un simbolo

Questi libri, che racchiudono in sé il dramma che chi vive qua ha vissuto e sta vivendo, sono un po’ come dei sopravvissuti. Feriti e ammaccati, certo, ma ancora maneggiabili. Seppur sia difficile dare un valore alla cultura, questi si possono acquistare ad un prezzo simbolico perché diventino, appunto, dei simboli anche sugli scaffali e nelle librerie delle case.

Un gesto non tanto economico, perché la Libreria Alfabeta in un attimo ha perso 44 anni di storia e di sacrifici, quanto solidale in un momento critico per le attività commerciali come le librerie. Quella di Lugo ha documentato sui social lo stato in cui erano ridotti i suoi libri, i quaderni, il materiale scolastico.

Immagini che, purtroppo, negli ultimi giorni abbiamo imparato a conoscere e che stanno facendo il giro del web. Quella del “mercatino del libro che fu”, come è stato ribattezzato, segue un’altra iniziativa, un Gofundme per dar vita ad una raccolta fondi per “rinascere”. Si legge:

Siamo una libreria indipendente nata nel 1979 a Lugo. A causa dell’alluvione che ha colpito duramente l’Emilia Romagna, rischiamo di sparire dopo oltre quarant’anni di attività. Aiutateci a rinascere!

Una spinta per non chiudere l’attività

E a poco a poco le donazioni arrivano per sostenere una delle realtà divenute suo malgrado emblema di quanto accaduto in queste zone. Chi invece può recarsi di persona, prende in mano i libri, li sfoglia, quasi li accarezza, li pulisce e li acquista, dando loro nuova linfa e speranza.

Tutto questo sta spingendo Massimo e Marinella a non chiudere. Un’ipotesi che, all’inizio, sembrava l’unica possibile con l’acqua che ha rotto la vetrina, piegato gli infissi ed è arrivata ad oltre un metro distruggendo e portando via ciò che incontrava.

Poi però dopo l’ondata di piena, l’ondata di solidarietà da parte di tutti: scrittori, personaggi famosi, ma anche tante persone comuni che donano e acquistano ciò che possono per contribuire a far rivivere la Libreria Alfabeta e con lei tutte le altre attività così pesantemente colpite.

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