Il volto irriconoscibile delle campagne della Romagna, dove il fango si è solidificato dopo le alluvioni

Nei campi agricoli della Romagna, dove fino a qualche settimana fa venivano coltivati cereali, frutta e verdura, adesso c'è fango duro come il cemento, che sta soffocando quel poco che resta di verde e di vita...

Devastazione e desolazione: è quanto resta sul territorio dell’Emilia-Romagna dopo le intense alluvioni delle scorse settimane. Basta percorrere le strade di città come Faenza e Cesena per imbattersi in abitazioni distrutte, mobili accatastati e ormai rovinati.

Ma a pagare uno scotto altissimo sono soprattutto i terreni agricoli della Romagna dove il fango – creatosi a seguito dell’esondazione dei fiumi – si è indurito per poi spaccarsi, deturpandone completamente il loro volto. Impressionanti le immagini che circolano sui social. Dove prima c’erano piante e c’era vita, adesso c’è solo fanghiglia e aridità.

La melma, ora diventata dura quasi come il cemento, ha sommerso per giorni le campagne. – commenta Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, che nei giorni scorsi è stata in visita nelle campagne fra Ravenna e Forlì – Chi non è stato colpito, a breve avrà bisogno di acqua per irrigare i campi. E si deve immaginare quanto questo sia complesso in un’area dove le acque chiare si sono fuse con liquami e carburanti. In collina c’è paura, è cambiata addirittura la morfologia del terreno. Sono morti migliaia di capi tra galline, suini, oche, conigli.

I raccolti di questa stagione sono distrutti, ma bisognerà fare i conti, anche dal punto di vista degli indennizzi, con le coltivazioni che dovranno essere reimpiantate e non torneranno a dare i loro frutti prima di due o tre anni, come nel caso di peschi e albicocchi. Per altro molte imprese, con fatica, si stavano rialzando dalle gelate che avevano distrutto le produzioni nel 2020 e 2021.

https://www.facebook.com/MariaChiaraGadda/posts/pfbid02dmvUjg9VE9mEjQSnYcBBNb4G998VtE9GVURSBgTQyajXMu6hbpXm4Sz6Siz85CTRl?locale=it_IT

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I danni pesantissimi sul settore agricolo

L’impatto delle alluvioni sull’agricoltura dell’Emilia-Romagna è spaventoso e si ripercuoterà su tutta l’economia nazionale. Secondo quanto emerso dal primo bilancio, ben il 42% della superficie agricola utilizzata è stato interessato dagli eventi alluvionali. Nei territori colpiti operano quasi 21mila aziende, praticamente il 49% di tutta la Regione, a forte vocazione agroalimentare.

L’alluvione ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa 1/3 del grano tenero nazionale, in un contesto internazionale particolarmente difficile. – fa sapere Coldiretti – Ma l’esondazione ha sommerso  anche i frutteti “soffocando” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare almeno 15 milioni di piante tra pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi.

Vittime silenziose di questa catastrofe anche migliaia di animali, rimasti intrappolati negli allevamenti intensivi e morti per annegamento. 

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Fonti: Regione Emilia-Romagna/Coldiretti

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