Babka: origine e storia del lievitato che sta spopolando sui social (e non solo)

Nato per recuperare gli avanzi, oggi il babka è popolarissimo sul web: ma qual è la sua origine e cosa lo ha reso come lo conosciamo oggi?

Stanno spopolando in queste settimane tutorial e video-ricette per realizzare a casa il babka, un pane lievitato (solitamente dolce, ma che qualcuno propone anche in versione salata) tipico dell’Europa orientale.

Non tutti sanno, però, che il babka ha un’origine molto antica e una storia altrettanto interessante, che ci riporta anche alla tradizione ebraica. Vediamola insieme.

Che cos’è il babka

Il babka nasce come “torta di casa”, per la colazione o la merenda dei più piccoli. Il termine, in lingua polacca, significa infatti nonna – proprio a indicare la natura casalinga di questa preparazione.

Si tratta di una ricetta tipica dell’Europa orientale (come suggerisce anche l’origine del nome), diffusa soprattutto in Polonia, Bulgaria, Ucraina, Albania e Romania.

Il babka non è altro che un impasto lievitato, simile a quello delle brioche, steso a formare una sfoglia piuttosto sottile, sulla quale si distribuisce una farcia a base di cioccolato e zucchero.

La sfoglia viene poi arrotolata su se stessa e il rotolo ottenuto viene tagliato a metà per il senso lungo, in modo che il ripieno venga fuori.

Infine, le due parti dell’impasto vengono intrecciate fra loro prima di mettere il dolce in cottura: questo conferirà al babka il suo tipico aspetto marmorizzato, con strisce di ripieno che si alternano agli strati di sfoglia – come si vede in questo video:

@rainbownourishments

Vegan cinnamon babka = cinnamon roll dough but twirled in a loaf pan 🙃 #babka #vegan #veganbaking #bread #foodietiktok

♬ –

Storia del babka

Come abbiamo detto, il babka rappresenta una ricetta tradizionale dell’est Europa ed è legata in qualche modo alla cultura ebraica.

Secondo la tradizione, sarebbe nato nel XIX secolo fra Polonia e Ucraina per riutilizzare l’impasto del pane avanzato ed evitare che questo andasse buttato via.

Ecco allora che esso veniva steso in modo sottile e arricchito con cannella e zucchero o con della marmellata. Una volta intrecciato, veniva poi cotto nello stesso forno del pane.

Dopo la dispersione degli ebrei successiva alla Seconda Guerra mondiale, il babka conobbe fama e apprezzamento anche al di fuori dell’Europa e subì le contaminazioni e le influenze delle arti pasticciere del resto del mondo.

Fu scoperto e apprezzato dai pasticcieri americani, che provarono a sostituire la marmellata di frutta con una crema a base di grasso e cioccolato fuso, in modo da renderlo ancora più goloso.

Il babka oggi

Un tempo dolce povero e di recupero, oggi il babka è una vera e propria star dei social network e dei programmi di cucina. Relativamente facile da fare ma di grande effetto, è un ottimo dolce da servire a fine pasto, da regalare o da mangiare a colazione.

Sul web spopolano mille ricette e varianti di questo dolce tradizionale, che con il tempo ha finito per adattarsi a tutti i palati e a tutte le esigenze gastronomiche – diventando vegano, senza lattosio o senza glutine.

Ma non solo: non mancano versioni salate del babka, come questo bellissimo babka salato (vegano), farcito con un pesto di spinaci e pomodori secchi:

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