Kiwi infastidito e stressato dai visitatori in uno zoo americano: rabbia dalla Nuova Zelanda con petizione per liberare l’animale

Uno zoo in Florida ha offerto attività per accarezzare un uccello kiwi, stressando inevitabilmente l'animale. Per la Nuova Zelanda è maltrattamento e nel Paese, dove il kiwi è simbolo nazionale, è scoppiata la polemica. Una petizione è stata lanciata per chiedere allo zoo di smettere di sfruttare l'uccello come se fosse un giocattolo

Allo Zoo Miami, in Florida, vi è un Paora, l’unico esemplare di kiwi della struttura, finito al centro delle polemiche dopo che nella rete sono stati diffusi video in cui i visitatori afferravano l’uccello, lo accarezzavano con foga, provocando all’animale stress.

I filmati hanno fatto il giro del mondo e sono arrivati anche in Nuova Zelanda dove il kiwi è il simbolo nazionale del Paese nonché specie endemica. I neozelandesi si sono detti indignati e profondamente amareggiati per quanto mostrato nel web. Su Change.org è stata lanciata una petizione chiedendo aiuto per il povero kiwi rinchiuso in Florida.

Nello Zoo Miami per una cifra irrisoria è possibile prendere parte al Kiwi Encounter, una “interessante” attività dove i turisti possono farsi fotografare mentre stringono tra le mani Paora. Per gli abitanti della Nuova Zelanda questo programma è in realtà una tortura per il kiwi e hanno ragione di credere che l’animale venga maltrattato nello zoo americano.

È stato addomesticato ed è sottoposto a una brillante illuminazione fluorescente 4 giorni alla settimana, viene maneggiato da dozzine di estranei, accarezzato sui suoi sensibili baffi, deriso e mostrato come un giocattolo, si legge nel testo della petizione.

Per natura i kiwi sono uccelli notturni, dovrebbero essere tenuti in recinti bui e non manipolati così di frequente e in questo modo irrispettoso dell’animale e delle sue caratteristiche etologiche. Tutto questo avviene quotidianamente allo Zoo Miami.

In poco meno di un paio di giorni la petizione ha già ottenuto oltre 10.000 firme e la direzione dello zoo si è vista costretta a fornire delle spiegazioni alla Nuova Zelanda. In un comunicato stampa dello scorso 23 maggio lo Zoo Miami ha fatto le sue scuse al Paese e ai suoi abitanti.

Prima di tutto, a nome di tutti allo Zoo Miami, vi preghiamo di accettare le nostre più profonde e sincere scuse per lo stress provocato da un video sui social media che mostra la manipolazione di “Paora”, l’uccello kiwi che è attualmente sotto la nostra cura. Le preoccupazioni espresse sono state prese molto seriamente e di conseguenza, con effetto immediato, il Kiwi Encounter non sarà più offerto.

Siamo addolorati nel pensare che tutto ciò che è accaduto con Paora qui allo Zoo Miami sia stato offensivo per qualsiasi persona meravigliosa della Nuova Zelanda. Ancora una volta, siamo profondamente dispiaciuti. Attualmente sono in corso piani per costruire un habitat speciale per lui che continuerà a fornirgli il riparo di cui ha bisogno rispettando e sostenendo i suoi istinti naturali”

Riportare Paora in Nuova Zelanda non è purtroppo possibile, ma con la pressione mediatica degli ultimi giorni i neozelandesi si augurano che lo Zoo Miami prenda più seriamente la cura del kiwi e tenga fede a quanto detto ossia niente più Kiwi Encounter.

I Kiwi sono i nostri preziosi Taonga (nella cultura Maori un bene di grande valore), non i giocattoli dell’America” ricordano i neozelandesi nella petizione.

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Fonte: Change.org

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