Il mar Cantabrico da un lato e la natura incontaminata dall’altro: al nord della Spagna c’è un cammino meraviglioso che da Irún, nel cuore dei Paesi Baschi, arriva fino a Santiago de Compostela, attraversando la Cantabria, le Asturie e la Galizia
Un itinerario che diventò famoso secoli fa, quando i pellegrini cristiani europei cominciarono a percorrerlo per raggiungere Santiago de Compostela. È per questo che il “Cammino del Nord” è forse la via più storica in Spagna. E anche una delle più selvagge, fatta di scorci sul mare e passeggiate nei boschi, di grandi città e patrimoni Unesco.
Per un breve periodo, il Cammino del Nord è stato poco battuto: perse sostanzialmente di importanza a causa della stabilizzazione dei territori peninsulari meridionali, dopo la Riconquista e il potenziamento del cammino francese dalla monarchia del XII secolo.
Solo negli ultimi decenni, è tornato a richiamare l’attenzione dei pellegrini, attirati dalla meraviglia dei suoi paesaggi, con il mare che vigila, da vicino o da lontao, lungo quasi tutto il percorso, lungo 830 chilometri suddivisi in 34 tappe. L’altro nome con cui è conosciuto è infatti il “Cammino della Costa” . E ne racchiude di meraviglie a due passi dall’Oceano.
Parte da Irún e va in direzione di Compostela, lungo una via e un sentiero che attraversa, tra le altre cose, anche città come San Sebastián, Bilbao, Santander o Gijón, fino all’ingresso in Galizia.
Le origini del Cammino del Nord
Si tratta senza dubbio di uno dei percorsi con più storia, insieme al Cammino Primitivo, ed rappresentava il percorso utilizzato in numerose occasioni dai re di tutto il continente europeo per raggiungere Santiago.
Dopo un periodo buio, illustri pellegrini hanno contribuito a una sorta di rinascita e consolidamento della Via Settentrionale, come nel caso di San Francesco d’Assisi, che fece un pellegrinaggio a Santiago nel 1214 e, secondo la leggenda, approfittò del suo pellegrinaggio per fondare alcuni templi francescani.
L’origine del Cammino risale al periodo in cui fu fatta la scoperta della tomba dell’Apostolo, quando Alfonso II il Casto fece un pellegrinaggio da Oviedo, capitale del giovane regno asturiano, per contemplare la costruzione di quella tomba. Era il cosiddetto “Cammino Primitivo”, che andava al Luogo Santo attraverso Tineo, Fonsagrada e Lugo, attraversando la catena montuosa dei Monti Cantabrici. I sudditi pellegrini non tardarono a rendersi conto che, seguendo la rotta della costa cantabrica, il viaggio sarebbe stato molto meno faticoso: nacque così il Cammino della Costa.
Gran parte del Cammino del Nord passa attraverso zone turistiche della Spagna e combina zone altamente urbanizzate con altre di eccezionale bellezza naturale. Oggi il Cammino, insieme con la Via de la Plata e il Cammino Portoghese, è considerato da molti una buona alternativa al Cammino Francese, per chi abbia il desiderio di evitare percorsi affollati e un tipo di turismo a volte un po’ eccessivo.
Il percorso
Irún è il punto d’inizio del Cammino del Nord in Spagna, che va nei Paesi Baschi fino all’inizio della nona tappa a Portugalete (Bizkaia, o più nota come Biscaglia) verso la Cantabria.
Ci troviamo nell’entroterra, ma non sarà difficile scorgere dai monti la vista su paesi marittimi come Hondarribia o Zarautz che offrirà in ogni caso panorami mozzafiato. Le grandi città di questo tratto sono Donostia-San Sebastián e Bilbao, dove vale la pena fermarsi per scoprire meraviglie come la spiaggia di La Concha nella prima e il Museo Guggenheim nella seconda.
Il tragitto che attraversa l’entroterra della Biscaglia è uno dei più complicati dell’itinerario, con percorsi montani che attraversano boschi incantati. Due i Patrimoni UNESCO da visitare: la grotta preistorica di Ekain, che fa parte della dichiarazione dell’Arte Rupestre della Cornice Cantabrica, e il Ponte Sospeso di Vizcaya (Getxo).
In Cantabria, il Cammino prosegue nei pressi del mar Cantabrico, tra storiche località di mare come Castro Urdiales, Laredo, Santander e San Vicente de la Barquera e le mete monumentali di Santillana del Mar e Comillas. Anche qui in questo tragitto, tra le meravigliose dimore con balconate di legno e strade acciottolate di Castro Urdiales o Laredo e le passeggiate nella baia di Santander, ci sono patrimoni UNESCO da visitare, come la grotta di Altamira, a Santillana del Mar (dall’accesso limitato).
Inoltre, in Cantabria è possibile visitare altre sei grotte che fanno parte del complesso di Arte Rupestre della Cornice Cantabrica, iscritto nell’elenco del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO (le grotte di Chufín, El Castillo de Puente Viesgo, Las Monedas, Hornos de la Peña, El Pendo e Covalanas).
Il Cammino del Nord va poi nelle Asturie, dove, tra strade rurali e di montagna quasi sempre vicino al mare, si starà a diretto contatto con la natura. Da Llanes e le sue incantevoli spiagge, come quelle di San Antolín o quella di Gulpiyuri (nascosta e senza sbocco diretto sul mare), fino al Cabo de Busto, a Luarca. Un tragitto caratterizzato da una natura rigogliosa, graziose località marittime e due città meravigliose come Avilés e Gijón. Qui nelle Asturie varrà la pena immergersi nell’arte romanica e nelle celebri costruzioni indiane, mentre altre tre sono le grotte preistoriche visitabili del complesso di Arte Rupestre della Cornice Cantabrica: la Grotta del Pindal (a Ribadedeva), la Grotta di Tito Bustillo (a Ribadesella) e la Caverna de la Peña (a Candamo).
Siamo in Galizia! Qui il percorso comincia a Ribadeo e passa nel nord della regione fino a raggiungere Santiago de Compostela, non prima di aver attraversato le preziose riserve della biosfera di Terras do Miño e del fiume Eo, Osco e Terre di Burón, tra chiese e tipiche costruzioni rurali, le cosiddette “pazos”.
E ancora, in questo tragitto è possibile fare un’esperienza straordinaria: scendere attraverso la Serra da Cova da Serpe e vedere scoiattoli, conigli, volpi o cinghiali e, occhi al cielo, i falchi.
Arrivare a Santiago de Compostela, infine, è il regalo più grande. È il dono che ci si fa dopo tanta meraviglia.
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