Roberta De Carolis I pannolini, quelli usa e getta, si possono riciclare e possono sostituire almeno in parte materiali da costruzione per le case: il lavoro, guidato dall’Università di Kitakyushu (Giappone), dimostra che questi prodotti, largamente diffusi, possono essere la base per costruire case più ecologiche e più a basso costo
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I pannolini usa e getta si possono riciclare: uno studio guidato dall’Università di Kitakyushu (Giappone), dimostra che questi prodotti, largamente diffusi, possono essere anche riciclati e sostituire in parte alcune componenti dei materiali da costruzione per le case. Sminuzzati, infatti, possono sostituire fino al 40% della sabbia per calcestruzzo.
La ricerca è stata condotta per cercare di trovare una soluzione ecologica in grado di soddisfare la domanda e l’offerta di alloggi a basso costo in Indonesia. E altre ricerche nel recente passato hanno cercato soluzioni dai rifiuti per i materiali da costruzione, in particolare quelli non degradabili, che di per sé costituiscono un problema ambientale.
Questo articolo si concentra sul riciclo dei rifiuti di pannolini usa e getta come materiale composito per un componente strutturale e architettonico di edifici basati sugli standard edilizi indonesiani – precisano i ricercatori – […] I risultati sperimentali indicano che i rifiuti di pannolini usa e getta da utilizzare come materiali compositi degli edifici hanno una capacità massima del 10% per i componenti strutturali e del 40% per i componenti non strutturali e architettonici
Le conclusioni sono state ottenute attraverso prove di resistenza del materiale composito sostituendo a quello classico (sabbia per calcestruzzo) percentuali crescenti di pannolini usa e getta sminuzzati. Fino a quelle percentuali di sostituzione, quindi, il materiale complessivo non presenta significativi decrementi di resistenza.
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Le percentuali dipendono anche dal tipo di utilizzo del materiale composito: per le colonne e le travi si può arrivare ad un massimo del 10% di pannolini usa e getta, e il materiale è appropriato per una casa a tre piani, ma per un’abitazione ad un unico piano di può arrivare al 27%. Per pareti divisorie prive di capacità portante e pavimentazioni con bassa capacità d’urto si può arrivare anche al 40% di pannolini sminuzzati.
Lo studio, come ribadito dai ricercatori, è stato condotto usando come riferimento gli standard indonesiani ma la ricerca ha valore universale, considerato che i pannolini usa e getta sono universalmente un problema ambientale, come in realtà tutti i prodotti usa e getta.
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Per i pannolini esiste in realtà una soluzione, usare quelli lavabili, che possono essere riusati e che sono convenienti anche dal punto di vista economico: guardando “in casa nostra”, infatti, il costo di un kit di pannolini lavabili è di fatto abbastanza elevato (intorno ai 500 euro), ma in due anni e mezzo una famiglia arriva a spendere per i pannolini usa e getta circa 1200-1500 euro.
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Per quanto riguarda i materiali da costruzione, decisamente non va meglio: secondo quanto riportato nell’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA, solo nel 2020, sono state prodotte in Italia 50,2 milioni di tonnellate di rifiuti, probabilmente sottostimati, con un tasso di recupero (questo potenzialmente sovrastimato) del 77,9%.
Ricerche come questa, quindi, hanno davvero valore per tutti.
Il lavoro è stato pubblicato su Scientific Reports.
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Fonte: Scientific Reports
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